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Longare: Parco Eco Despar, cresce la polemica

Di Pietro Cotròn Mercoledi 7 Marzo 2012 alle 19:38 | 0 commenti

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Ambientalisti e residenti sul piede di guerra a Longare, contro il progetto del mega centro logistico della Despar, che dovrebbe sorgere su un area ad oggi agricola nel cuore dei colli berici e a ridosso del futuro casello autostradale della Valdastico Sud.

L'azienda leader dei supermercati nel triveneto chiede spazi per un fatturato raddoppiato negli ultimi dieci anni, e i comuni di Longare, Nanto, Castegnero e Montegaldella hanno già detto sì al progetto di una struttura da 450 mila metri quadri totali, 225.000 di superficie coperta, con edifici alti fino a 35 metri, e a bialnaciamento dell'impatto colline alberate per mascherarne la vista dai colli berici, tanto da ribattezare il progetto parco eco industriale. Una definizione che, se possibile, incrementa il dissenso dei contrari. "Dove c'è proliferazione incontrollata di cemento - tuona Valentina Dovigo, Legambiente Vicenza - è tutto fuorchè una situazione eco. Avrebbero dovuto pensare, se proprio volevano degli spazi, di utilizzare i tanti stabili in disuso o che stanno per chiudere di cui è disseminata la zona. Come temevamo la Valdastico sud sta per dare il via a una cementificazione a catena delle aree limitrofe." "Promettono un boom di occupazione che è tutto da definire - fa eco Vincenzo Campagnaro, Comitato residenti - a fronte della concreta compromissione del nostro patrimonio paesaggistico e naturale, oltre che agricolo e vitivinicolo, settori, questi sì, a dare occupazione e lustro al territorio."


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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