Lo spread ha sfondato anche oggi quota 530, Giovine: la crisi creata da banche e finanza
Martedi 15 Novembre 2011 alle 15:34 | 1 commenti
 
				
		Silvio Giovine, Presidente Regionale Giovane Italia Veneto, Movimento Giovanile Pdl - Animati dalla convinzione che i governi li debbano scegliere i cittadini e non gli speculatori attraverso i loro ricatti, riteniamo assolutamente paradossale ciò che si sta verificando in Italia. Lo spread ha sfondato anche oggi quota 530, a testimonianza che la crisi globale non è stata certo creata dal governo di centro destra (a tal proposito sarebbe opportuno un esame di coscienza dai vari Bersani, Letta, Di Pietro i quali ipotizzavano che le dimissioni di Berlusconi ci avrebbero regalato fino a 300 punti spread).
La crisi internazionale è stata causata da banche ed alta finanza  virtuale che non possono certo proporsi ora come soluzione del problema.  Siamo di fronte all'umiliazione della sovranità popolare, alla   vessazione della libera scelta del popolo, alla mortificazione della  politica e al diniego di ogni forma di responsabilità della stessa (nella foto una videata de Le Iene mentre intervistano parlamentari ignari del significato di 'spread', etc., ndr).  Assurdità vuole inoltre che dopo aver chiamato un tecnico per risolvere  la situazione, lo stesso chieda ai partiti soccorso per strutturare il  governo.
Tutto questo è inaccettabile.
Perchè ci si ostina a non  riflettere sul nocciolo della questione? Finchè non convinceremo Berlino   a cambiare opinione sulla modifica dello statuto della BCE la crisi  non si placherà. La banca centrale europea, in questa fase, dovrebbe  comportarsi come tutte le altre banche centrali del mondo: stampare  moneta come fanno in questi giorni drammatici la Federal Reserve o la  Bank of England, diventare finalmente prestatore di ultima istanza  stimolando la crescita attraverso una seria politica monetaria.
Questi  sono gli argomenti su cui ci si dovrebbe confrontare evitando di  mettersi genuflessi rispetto al volere di agenzie di rating, speculatori  o Goldman Sachs di turno.
L'unica alternativa a questo governo  doveva uscire dalle urne confidando in scelte meno scellerate delle  segreterie di partiti rispetto alla composizione dei listini! Se quella  che nel 2008 rappresentava la più solida maggioranza nella storia  repubblicana si è trovata a dover rincorrere per mesi parlamentari  mediocri che non lavoravano certo per il bene comune ma esclusivamente  per il proprio tornaconto, le responsabilità di Fini sono evidenti.  All'indomani della vittoria alle regionali del 2010 ha voluto spaccare  il Pdl  insultando il patto elettorale grazie al quale ancora oggi  è  presidente della Camera (ma non doveva dimettersi un minuto dopo passo  indietro di Berlusconi?) e precludendo la possibilità di dar vita a  serie riforme istituzionali.
Così si è giunti a far dimettere un  governo che non è mai andato sotto nelle votazioni parlamentari e  che  gode ancora della maggioranza numerica al senato, pensando che dei  tecnocrati sarebbero in grado di tirarci fuori da questa situazione.  Siamo delusi e arrabbiati; col nostro partito che non ha chiesto in modo  compatto e convintamente le elezioni, con un'opposizione irresponsabile  disponibile ad attuare i 39 punti della BCE a seconda che il presidente  del consiglio sia Monti o Berlusconi, con tutti coloro i quali hanno  architettato un vero e proprio golpe.
Leggere poi le indiscrezioni  sulla lista dei ministri che dovrebbero affiancare il presidente della  Bocconi pensando che in Danimarca il ministro del Fisco ha 26 anni e  quello della salute 28 risulta ulteriormente disarmante ...
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