FLI e GF al consolato contro liberazione Battisti: il Brasile non è un paese amico
Sabato 11 Giugno 2011 alle 18:11 | 0 commenti
Giorgio Conte, Fli - Sono stati oltre una cinquantina i militanti e simpatizzanti di Futuro e Libertà e Generazione Futuro che questa mattina hanno partecipato alla manifestazione indetta dal Coordinamento regionale di FLI che si è svolta a Mestre (VE) per protestare contro la liberazione di Cesare Battisti, voluta dalla Corte Suprema del Brasile. Un breve corteo, animato da bandiere e dall'Inno nazionale, è partito dalla stazione ferroviaria per giungere in prossimità del consolato onorario del Brasile.
Lì è stato esposto uno striscione con la scritta "liberato un assassino: io non ci sto!" e diffuso materiale informativo sulla vergognosa vicenda e sull'inadeguatezza del Governo italiano nei rapporti bilaterali.
"Sdegno e amarezza per la copertura politica di cui gode questo volgare assassino mascherato da militante ideologico. Futuro e Libertà , che pone la legalità quale tema centrale della sua identità politica non poteva sottrarsi alla protesta che coinvolge anche il giudizio sull'azione del Governo italiano, insufficiente ai fini della tutela della dignità del nostro Paese. Si apprezza il ritiro temporaneo dell'ambasciatore, ma ci aspettiamo un'azione più vigorosa nel segno della richiesta del rispetto degli accordi internazionali.
L'Italia non può dichiararsi amica, come hanno invece sostenuto esponenti del nostro Governo, di un Paese che protegge volgari assassini e terroristi condannati. Un ricordo particolare è stato rivolto ai familiari di Lino Sabbadin, caduto proprio nel Veneziano per mano di un commando armato a cui partecipò anche Battisti. Futuro e Libertà è con l'Italia che non vuole dimenticare."
Lo dichiara l'On. Giorgio Conte, coordinatore regionale del Veneto e vice presidente dei deputati di FLI alla Camera.
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