"L'Italia dopo il referendum" a Vicenza: confermata nascita dell'elettore ignoto nel convegno con Felice Besostri e Franco Bartolomei
Domenica 12 Marzo 2017 alle 00:09 | 0 commenti
In Contrà Mure Porta Nova, nei locali del "Vicenza Time Café" si è conclusa l'assemblea pubblica "L'Italia dopo il referendum", organizzata dall'ass. "Fornaci Rosse" e dal "Risorgimento Socialista Veneto", una delle innumerevoli formazioni politiche del polverio sinistrorso che ricorda, non senza tristezza, la famosa caricatura di Guzzanti su Fausto Bertinotti. La felice relazione dell'Avv. Felice Besostri (nella foto d'archivio) del Comitato Nazionale del NO ed ex senatore DS, noto per aver presentato insieme ad altri il ricorso contro il Porcellum, introduce la discussione che sarà poi conclusa dal contributo di Franco Bartolomei, Coordinatore Nazionale Risorgimento Socialista. Besostri ha fatto una piccola storia delle due leggi elettorali e della riforma costituzionale, degli interventi legislativi, degli apparentamenti politici (Boldrini, Pisapia, etc...) che stanno alla base del "colpo di Stato" a stento sventato da alcuni partiti, movimenti, e dalla società civile.
Ha proseguito con l'amara constatazione dell'emorragia di voti nel corpo elettorale della sinistra, e con la conferma della nascita di un nuovo soggetto politico, l'elettore ignoto, il maggior responsabile della debacle Renziana del 4 dicembre. Franco Bartolomei sottolinea alcuni aspetti dell'ultimo confronto elettorale, dove il Sì, ma soprattutto il No, si sono caricati di contenuti socio-economici con un innegabili significati di scontro di classe. Esprime senz'alcuno dubbio la valenza programmatica della nostra Costituzione, l'esempio più alto delle migliori energie italiche dell'ultimo secolo, e il suo scontro con il presente assetto della società che patisce invece una raccapricciante mutazione della sua classe dirigente. Mutazione che, incorporata dalla sinistra, gli fa attentare alla Costituzione che essa stessa ha creato. Il segretario socialista conclude con la domanda che resta inevasa sul contributo della sinistra nell'attuale panorama di esplicito scontro sociale, dove pare invece che abbiano prevalso altre forze politiche. Chissà , forse perché l'aria che si respira nel Vicenza Time Cafè è quella di un circolo culturale, distante anni luce dagli interessi e dai problemi di tutti, dalla guerra per la difesa della proprietà privata come da quella per il reddito di cittadinanza, dalle false leggi a favore del credito come quelle a sostegno dell'iniziativa privata, etc.
Giuseppe Di MaioÂ
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