L'Italia di Moky, Piske e Titti lascia in bianco le... Russe e l'azzurro è ancora biancorosso
Venerdi 10 Ottobre 2014 alle 23:16 | 0 commenti
La partita di stasera al Forum di Assago strapieno è stata giocata come se fosse quella del debutto, come se si dovesse vincere tutti i set per passare il turno nonostante alle azzurre del volley, dopo la vittoria sugli Usa, bastasse contro la Russia, campione del mondo uscente, un set per conquistare il primo posto nel girone e la semifinale dei mondiali a Milano con la seconda dell'altro, quella Cina già sconfitta nel secondo turno, sempre temibilissima ma meno della brasiliane, super prime.
E le ragazze di coach Bonitta, con in testa le ex biancorosse Moky De Gennato, Piske Arrighetti e Titti Centoni, fanno ancora parlare di loro l'Italia e il mondo del volley e di tanti che stanno sognando ancora una volta le emozioni del 2002. Finisce 3 a 1 contro la Russia due volte campione del mondo scardinando la sua ricezione e mettendo pressione con un gioco perfetto. Il livello elevato della nostra ricezione e il grande palleggioriesce a far impazzire le centrali russe, il primo tempo è decisamente superiore rispetto al loro, giganti dalla mobilità e flessuosità ridotta a ben poco stasera dal gioco azzurro, e in attacco passiamo con una grande tecnica che fa sembrare tutto facile. Anche stasera, come mercoledì con le americane, le azzurre sono riuscite a stare sopra la Russia attaccandola sui suoi punti deboli, non permettendole di prendere fiducia in attacco, il suo punto forte, dimostrando grande carattere e determinazione e anche di divertirsi in questo mondiale, che è «il nostro mondiale» come urla nei momenti topici la coppia di telecronisti Rai, tra cui un'altra ex biancorossa, Consuelo Mangifesta, che vinse nel 2001-2002 a Vicenza la Supercoppa con Paggi, Mifkova e Togut, poi campionesse del mondo sempre nel 2002 e sempre con Marco Bonitta in panchina. Dopo la vittoria surclassante nel primo set nessun rilassamento, le ragazze hanno continuato a giocare facendo il bis nel secondo. Pur subendo un naturale rilassamento nel terzo set con un po' di sbavature, tra cui qualche difficoltà di troppo in attacco e un calo di rendimento sia in difesa che a muro, quello è solo un set di passaggio perché nel quarto ritroviamo la testa e l'equilibrio tornando a far male al servizio con le giovani Bosetti e Chirichella, coprendo bene gli spazi con la "solita" De Gennaro e contrattaccando con molta determinazione con Diouf e Piccinini. È un Italia che al di là dei numeri ha voluto vincere per dimostrare che è una squadra temibile, che non si tira mai indietro e che Marco Bonitta guida con maestria e, questa volta, anche con, oseremmmo dire, simpatia.
Attacco e contrattacco, difesa e servizio: tutto perfettamente eseguito e la Russia non è mai riuscita a trovare gli equilibri giusti nonostante i numerosi cambi effettuati dal coach Marichev. Uno squadrone, quello italiano, con la esse maiuscola che dispone di quattordici titolari, che ha carattere da vendere con un mix di giovanissime e vecchie leve e che è riuscito a creare un gruppo coeso sorretto anche dai tanti tifosi, in più di diecimila a tifare l'Italia del volley al Forum di Assago e in milioni davanti agli schermi tv. Intanto abbiamo lasciato in bianco le... Russe anche con le nostre ex biancorosse, siamo tra le migliori quattro squadre del Mondo e alla prossima... sotto con la Cina. Più coriacea da affrontare perché ci abbiamo già vinto: quindi è vietato rilassarsi per continuare a sognare fino in fondo.
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