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L'integrativo provinciale del Terziario, Ascom Vicenza: taglia il cuneo fiscale con più soldi ai dipendenti, meno costi alle imprese

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 3 Febbraio 2018 alle 10:30 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza, e le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno firmato, il 31 gennaio scorso, un accordo che modifica il contratto integrativo provinciale, valido per tutti i lavoratori dei settori commercio e servizi. Per circa 11 mila aziende del Vicentino e oltre 50 mila dipendenti, cambiano il valore e le modalità di erogazione del "premio" annuale, che ora potrà essere più "pesante" per i lavoratori, ma allo stesso tempo più "leggero", per le aziende.

Non si tratta di un'alchimia contabile, perché l'innovazione del nuovo contratto consiste nella facoltà, per le imprese, di istituire un piano di welfare aziendale in accordo tra tutti i lavoratori, anziché pagare il Premio Variabile Collettivo.
Le somme erogate in welfare potranno essere usate per una svariata tipologia di prestazioni: dai buoni spesa dei negozi ai buoni benzina, dalla sanità, all'istruzione, alla previdenza e a molto altro ancora. Nella sostanza, fino a ieri i lavoratori ricevevano in busta paga 170 euro lordi, che si trasformavano in circa 120 euro netti per il dipendente e 230 euro di spesa per l'impresa; con il piano di welfare, invece, potranno contare su 180 euro netti, che grazie alla totale decontribuzione e detassazione corrispondono anche al costo reale per l'azienda.
Il Premio Variabile Collettivo non va in soffitta, perché se i lavoratori preferiscono l'erogazione diretta in busta paga di questa retribuzione, anziché il welfare, lo potranno fare, pagando però il "gap" fiscale e contributivo che ciò comporta: saranno infatti erogati 150 euro lordi, ma nelle loro "tasche" ne arriveranno circa 100 (con le imprese che alla fine sborseranno circa 200 euro). Chiaro che, conti alla mano, il piano di welfare conviene a tutti.
"Abbiamo raggiunto un accordo che unisce due aspetti importanti: il taglio del cuneo fiscale per aziende e lavoratori e l'introduzione di un sistema premiante innovativo, come il welfare, che avrà certamente ulteriori forti sviluppi nel futuro - è il commento di Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza -. Il fatto che l'intesa sia stata siglata da tutte le organizzazioni dei lavoratori, pur dopo una lunga trattativa, contribuisce poi a consolidare un clima positivo nelle relazioni sindacali e all'interno delle stesse aziende. Imprese - sottolinea il presidente Rebecca - che hanno partecipato attivamente all'accordo attraverso la commissione appositamente costituita, rappresentativa del variegato mondo del Terziario di mercato".
Della soddisfazione di Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil si fa portavoce Roberto Frizzo, segretario provinciale della Uiltucs e vice presidente dell'Ente Bilaterale Settore Terziario: "L'obiettivo di recuperare potere d'acquisto da parte dei lavoratori è stato raggiunto. Il Terziario vicentino si inserisce a tutti gli effetti in questo nuovo trend che vede anche i CCNL nazionali valorizzare l'istituto del welfare, grazie anche alla spinta dell'ottimizzazione fiscale. L'auspicio è che sia un punto di partenza per una nuova e positiva stagione di rinnovi contrattuali nel nostro settore".
A proposito di accordi che valorizzano il welfare, va detto che in provincia, grazie all'assistenza di Confcommercio Vicenza, sono stati siglati nel 2017 una serie di piani di welfare in singole aziende, che hanno coinvolto 630 lavoratori per un valore complessivo di 300 mila euro erogati dalle imprese. Ora questa facoltà è allargata a tutto il mondo del Terziario Vicentino, semplicemente applicando la modifica del Contratto Integrativo.

Ernesto Boschiero, Confcommercio Vicenza 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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