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L'ex Dal Molin bonificato diventa Parco della Pace: il video VicenzaPiu.Tv sull'evento e su Variati che scherza, forse, sul terzo mandato

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 2 Marzo 2016 alle 22:14 | 1 commenti

Il sindaco Achille Variati, accompagnato all'ex Dal Molin, che sta per essere "riconsegnato" alla città come Parco della Pace, dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza e alla presenza del prefetto di Vicenza Eugenio Soldà, oggi, 2 febbraio 2016, ha ripercorso con la stampa la complessa vicenda che ha portato alla sua completa bonifica bellica. Qui pubblichiamo il video completo realizzato da VicenzaPiu.Tv su cui già avete potuto seguirlo e ancora è in programmazione streaming, dopo aver riferito dell'evento in tempo reale riportando anche una curiosità sul possibile terzo mandato a cui Variati potrebbe aspirare e su cui il sindaco uscente, vedete il video, ha scherzato (oppure no?).

Sono intervenuti all'incontro odierno, oltre alla stampa, al presidente della Sezione di Vicenza dell'Associazione Alpini, Luciano Cherobin, con altri suoi collaboratori e a una folta rappresentanza dell'Esercito col 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento, il generale di divisione Roberto Franci, vicecomandante Comando Forze di Difesa Interregionale Nord di Padova e il colonnello Luigi Musti, comandante del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento, che hanno ricordato in particolare l'esperienza del disinnesco della Old Lady, diventata esempio di eccellenza a livello Nato.

«Conclusa la bonifica bellica - recita "orgogliosa" la nota ufficiale del Comune -, il consiglio comunale approverà la delibera con la quale, grazie al cosiddetto federalismo demaniale, il Comune di Vicenza diventerà per sempre proprietario dell'area. Nel frattempo potrà prendere il via a tutti gli effetti il lavoro dei progettisti del gruppo Pan associati, che ha vinto il bando europeo per la progettazione del Parco della Pace».

 

Ecco la nota completa del Comune

Parco della pace, completata la bonifica bellica. In due anni e 8 mesi di lavoro sono stati rinvenuti 641 ordigni
Variati: "Qui il nostro lascito alle generazioni future"

641 ordigni bellici compresa una bomba del peso di 4.000 libbre il cui disinnesco ha comportato la dichiarazione dello stato di emergenza e l'evacuazione di 27 mila cittadini; due anni e otto mesi di lavoro, 12 interruzioni del cantiere rese necessarie da rinvenimenti bellici, maltempo, allagamenti dei terreni, organizzazione del bomba day; numerosi interventi curati dagli artificieri. Passa anche da questi numeri l'imponente intervento di bonifica bellica che il Comune di Vicenza ha dovuto gestire dal luglio del 2013 ad oggi per poter finalmente procedere alla trasformazione dell'ex aeroporto Dal Molin nel Parco della Pace.

Le ultime operazioni legate alla bonifica bellica sono state l'occasione per il sindaco Achille Variati, accompagnato dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza, di recarsi all'ex Dal Molin e ripercorrere la complessa vicenda, alla presenza del prefetto di Vicenza Eugenio Soldà che si è complimentato per il lavoro di squadra che ha caratterizzato l'intera vicenda.
Sono intervenuti il generale di divisione Roberto Franci, vicecomandante Comando Forze di Difesa Interregionale Nord di Padova e il colonnello Luigi Musti, comandante del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento, che hanno ricordato in particolare l'esperienza del disinnesco della Old Lady, diventata esempio di eccellenza a livello Nato.

"Ringrazio tutti i militari - ha detto il sindaco - che a diverso titolo hanno lavorato a questa complessa operazione: a tanti anni dalla fine della guerra ha lasciato un segno in tutti noi essere stati ancora una volta nelle mani degli Alpini. E ringrazio il prefetto, il cui staff ha sempre favorito la risoluzione di tutti i problemi emersi nel corso di questa articolata attività. Grazie anche alla ditta GAP Service, che ha portato avanti con professionalità l'incarico di bonifica affidatole dal Comune, e alla stampa locale, che ha svolto un ruolo fondamentale rispetto all'informazione da assicurare ai cittadini nei momenti più difficili legati all'evacuazione di 27 mila persone".
"Ora si apre una nuova fase - ha proseguito Variati - che porterà all'apertura del grande parco che potrà davvero rappresentare il segno lasciato dalla nostra generazione alla città. Apprendo che qualche politico locale sostiene che avremmo dovuto utilizzare il finanziamento dello Stato per sistemare scuole e strade: i cittadini devono sapere che quei soldi sono vincolati alla sola realizzazione di quest'area verde. Non possiamo spenderli per altre opere. Ma sono soldi che utilizzeremo al meglio: realizzeremo una risorsa che ristabilirà l'equilibrio tra il costruito e la natura. Sarà un grande polmone verde, un punto di riferimento per l'intero territorio. Si verrà a Vicenza non solo per visitare la città del Rinascimento, ma anche per questo parco straordinariamente bello".

"Il tratto distintivo di quest'area - ha aggiunto l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza - sarà la leggerezza. Assieme al gruppo Pan associati, che si è aggiudicato il bando europeo per la sua progettazione, abbiamo iniziato i ragionamenti che porteranno a disegnare l'area valorizzando quello che già c'è: un grande vuoto in alternanza al costruito, l'elemento acqua, la terra già smossa dalla bonifica in modo da minimizzare lo spostamento di mezzi d'opera... Nel frattempo il dialogo avviato dal tavolo della partecipazione sarà aperto a tutta la città e ai Comuni contermini, per recepire nuove idee e per far innamorare i cittadini di un ambiente assolutamente unico, la cui ampiezza non si riscontra in nessun altro luogo".

Proprio in queste settimane, quindi, i militari stanno smantellando la grande piramide formata da 4.200 tonnellate di terra, alta 7 metri e larga 8 metri, costruita per il disinnesco della grande bomba da 4.000 libbre ribattezzata Old Lady e utilizzata anche per le altre operazioni di bonifica seguite dagli artificieri. Si tratta di un intervento che, simbolicamente, sancisce il passaggio dell'ex aeroporto da area demaniale a grande parco comunale di 637 mila metri quadrati, secondo quanto sottoscritto nel Protocollo d'intesa siglato il 7 luglio 2011 dal sindaco Achille Variati con la presidenza del consiglio dei ministri, i ministeri della difesa, dell'economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti e Anas sugli interventi di mitigazione e compensazione per l'ampliamento dell'insediamento militare americano all'aeroporto Dal Molin.
L'area risulta quasi completamente bonificata (ad oggi mancano all'appello gli ultimi 12.900 metri quadrati di terreno che richiederanno circa 20 giorni lavorativi) grazie all'intervento degli artificieri e all'attività ordinaria svolta fino a una profondità di 5 metri dalla ditta GAP Service di Padova per conto del Comune, secondo le prescrizioni via via imposte dal 5° Reparto infrastrutture di Padova.
Nel dettaglio, nel corso della bonifica sono stati rinvenuti la grande bomba da 4.000 libbre (1.814 chilogrammi - il disinnesco ha richiesto l'evacuazione di 27 mila cittadini); 26 ordigni da 250 chilogrammi l'uno; 4 ordigni inglesi del peso di 250 libbre ciascuno (113 chilogrammi - per il disinnesco dei primi 3 sono state evacuate 11 famiglie); 63 bombe da 100 chilogrammi; 3 bombe da 50 chilogrammi; 152 ordigni in cemento da 10 chilogrammi; 73 bombe a frammentazione da 20 libbre (9 chilogrammi); 2 ordigni di piccolo calibro; 308 mine e altri ordigni vari; 9 bombe a mano.

L'intervento di bonifica bellica (opera prestata dalla ditta, dal direttore all'esecuzione del contratto e interventi di allontanamento e brillamento degli ordigni, escluse le spese del Bomba Day) è costato complessivamente 1.229.542,56 euro, finanziati nell'ambito degli 11 milioni 500 mila euro stanziati dallo Stato per la realizzazione del parco e del nuovo museo aeronautico. Di quel finanziamento, trasferito in relazione alle fasi di avanzamento del progetto, il Comune ha già incassato 5 milioni 175 mila euro.

Conclusa la bonifica bellica, il consiglio comunale approverà la delibera con la quale, grazie al cosiddetto federalismo demaniale, il Comune di Vicenza diventerà per sempre proprietario dell'area.

Nel frattempo potrà prendere il via a tutti gli effetti il lavoro dei progettisti del gruppo Pan associati, che ha vinto il bando europeo per la progettazione del Parco della Pace.

 

Di seguito invece quella dell'Esercito.

 

Si è tenuta quest'oggi la conferenza stampa nella tenda briefing, che gli artificieri dell'Esercito hanno allestito presso l’Ex Aeroporto Dal Molin, in occasione dell’Operazione LIVELLUM. Il sindaco del Comune di Vicenza, di concerto con il Prefetto della Provincia di Vicenza, ha dato inizio agli interventi, introducendo il sostanzioso lavoro condotto in 3 anni dai militari 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento, nella neutralizzazione di oltre 600 ordigni. Il Primo cittadino ha sottolineando l’efficace sinergia mantenuta tra le istituzioni locali, la ditta specializzata che opera nella ricerca degli ordigni e l’Esercito, in questo sforzo comune, successivamente, ha illustrato i progetti futuri che vedranno quest’area diventare il “Parco della Pace”.

Il Generale di Divisione Roberto Franci, Vicecomandante del Comando Forze di Difesa Interregionale Nord e Comandante del Comando Infrastrutture Nord di Padova, massima autorità dell’Esercito Italiano presente, ha sottolineato l’importanza nel coordinamento degli assetti militari presenti sul territorio, al fine di intervenire prontamente nelle emergenze e calamità naturali, in particolare nella bonifica occasionale del territorio da residuati bellici esplosivi, operazione a carattere quotidiano e continuativo. Il vertice militare ha evidenziato il costante impegno dell’Esercito, con tutti i suoi assetti, nel sostegno alla popolazione, sia sul suolo Italiano sia all’estero, dove il maturare di esperienze permette una crescita professionale continua, per il beneficio diretto della collettività.

Successivamente, il Colonnello Luigi Musti, Comandante degli stessi genieri della Brigata Alpina Julia, ha relazionato sulla parte tecnica dell’operato dei suoi uomini, focalizzando sulle particolari linee d’azione intraprese, per disinnescare i diversi tipi di ordigni, portati alla luce dalla ditta qualificata che opera presso il Dal Molin.

Dalle bombe d’aereo Italiane, utilizzate come deterrente eventuale nella distruzione dell’aeroporto, operante durante il Secondo Conflitto Mondiale, ai grappoli di quelle piccole pre-frammentate americane, per concludere con il capitolo singolare della “Old Lady”, 4000 libbre di esplosivo inertizzato il 25 aprile 2014 con l’ausilio del menzionato barricamento, ora in fase di eliminazione. Un citato d’obbligo, quest’ ultimo, che continua a rappresentare un caso di interesse non solo nazionale ma anche mondiale, suscitando interesse e motivo di studio negli ambiti delle eccellenze tecniche militari.

L’Operazione LIVELLUM, ha continuato il Comandante di reggimento, è volta al ripristino delle condizioni iniziali dell’area di sedime, in considerazione che l’imponente struttura ha ormai terminato la sua precipua funzione di proteggere la cittadinanza da ulteriori disinneschi di ordigni, ritenuti dai tecnici EOD (Explosive Ordnance Disposal) inamovibili dal luogo di rinvenimento.

Dal 2015 ad oggi, il 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini ha bonificato oltre 800 ordigni nelle provincie di Bolzano, Trento, Belluno, Vicenza e Padova.


Commenti

Inviato Giovedi 3 Marzo 2016 alle 07:27

Tertium non datur, per fortuna, sarebbe una grande jattura se fosse permesso il terzo mandato, ma anche se qualcuno dei suoi fosse il candidato!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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