Letti e riletti del 6 giugno: Pastorelli lascia il Vicenza, la Merkel attacca il Veneto
Martedi 6 Giugno 2017 alle 10:42 | 1 commenti
Intanto, come riportato anche in questo sito, qualcosa si muove anche dopo il monito del presidente di Veneto Economia Massimo Lanza che ha definito il bail-in per le due ex Popolari irragionevole e ha assicurato l'imminente inizio dell'azione di responsabilità verso Veneto Banca. Staremo a vedere, ma a Borgo Berga continua lo scontro con la procura di Milano. La questione, però sarà presto risolta "Oggi, in prefettura a Vicenza si deciderà se estendere la protezione che la scorsa settimana era stata disposta nei confronti del gip finito al centro dello scontro con la procura per la scelta di dichiarare la competenza di Milano in un troncone dell'inchiesta. E proprio il giudice lombardo a giorni dovrà decidere se dare il via libera al sequestro di beni per 106 milioni di euro nei confronti di alcuni indagati." Riassume Benedetta Centin per il Corriere del Veneto.
In città oltre al caso banche, però, c'è apprensione anche per le sorti del Vicenza calcio. A 13 giorni di distanza dall'ultimo comunicato inviato alla stampa, Alfredo Pastorelli torna a parlare annunciando con una nuova missiva le sue dimissioni. Scrive il Giornale di Vicenza: "Il cambio di rotta, risoluto nei toni,è in realtà un messaggio cifrato agli altrisoci?" Una domanda logica, visto che le dimissioni di Pastorelli dovranno essere accettate dal cda di via Schio, prima di diventare effettive. Sullo sfondo, infatti, resta la questione economica: il prossimo 26 giugno i soci di Vi.Fin dovranno sborsare circa 3 milioni di euro per iscrivere il Vicenza al prossimo campionato.
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La banca "salvata" la può comprare chi ha i soldi: i fondo atlante ad esempio poteva finanziare la nuova banca risanata anziché bruciare soldi in quelle decotte.
Il rientro dei debitori morosi è un espresso dovere di qualsiasi CDA: se non è stato fatto c'è responsabilità di chi ha trascinato le cose fino a questo punto.