Lettera di Gianni Zonin per "calmare" i dipendenti BPVi
Sabato 6 Giugno 2015 alle 14:37 | 0 commenti
 
				
		«I risultati attesi non tarderanno a venire». Fiducia a Iorio, a cui è affidato il rilancio. È la sostanza della lettera che Gianni Zonin, presidente di Banca Popolare di Vicenza, ha scritto l’altro ieri agli oltre cinquemila dipendenti. Testo inviato in un momento cruciale, all’indomani dell’arrivo di Francesco Ioro, nuovo amministratore delegato di Bpvi, e nel giorno in cui il cda ha comunicato l’uscita «consensuale» di due dei 4 vicedirettori del precedente Ad, Samuele Sorato: Emanuele Giustini, responsabile della divisione mercati (e quindi dei rapporti con i clienti) e Andrea Piazzetta, responsabile della direzione finanza, passata al vaglio delle ispezioni di Bce e Consob, che avrebbero rilevato investimenti tornati indirettamente come partecipazioni agli aumenti di capitale.
La lettera di Zonin è poi  forse da metter in relazione anche al duro comunicato sindacale di Fabi,  Cgil e Cisl di mercoledì, dai toni inusuali in Bpvi, con cui i  sindacati rilevavano il «silenzio e l’immobilismo dei vertici», di  fronte alle lamentele di azionisti e clienti e alla «situazione dei  colleghi in difficoltà nelle filiali» nel farvi fronte. «Il nostro  consiglio di amministrazione è consapevole dell’impegno che ognuno di  Voi sta profondendo e Vi è grato per la professionalità e la serenità  che dimostrate», scrive così in un passaggio Zonin nella lettera,  inviata il giorno dopo.
«Questo è un momento significativo per  Popolare di Vicenza», si legge poi nell’esordio, in cui Zonin  ufficializza l’arrivo di Iorio. Gli obiettivi della nuova fase sono  messi poi subito in chiaro: «Siamo certi che il dottor Iorio - continua  Zonin - saprà migliorare ancora i livelli di efficienza e produttività e  rafforzare l’immagine dell’istituto». Con un appello ai dipendenti:  «Confido nella collaborazione di ognuno di Voi perché questo obiettivo,  grazie alla guida forte, competente e sicura del nuovo consigliere  delegato sia presto conseguito, per dare a soci clienti e dipendenti, le  soddisfazioni che meritano». Insomma, adesso tocca a Iorio e ai  dipendenti. Così «l’augurio di buon lavoro» a Iorio «è esteso con  cordialità a tutti i collaboratori», conclude Zonin, «sicuro che i  risultati attesi non tarderanno a venire».
Si tratta ora di vedere  come il manager imposterà la ripartenza, dopo l’arrivo mercoledì e i  primi incontri. A partire dal riassetto della direzione, che potrebbe  non fermarsi al «sacrificio» di Giustini e Piazzetta, in chiave di  «discontinuità» agli occhi della Bce. L’altro passo potrebbe essere  un’accelerazione sul «borsino» per la negoziazione delle azioni, da  predisporre a giugno.
E poi c’è da chiarire l’eventuale effetto sui  conti delle ispezioni di Bce e Consob. L’altro ieri le indiscrezioni  dell’Espresso , non commentate da Bpvi, secondo cui nel mirino ci  sarebbero gli investimenti nei fondi di Optimum asset management, che  avrebbero investito negli aumenti di capitale di Bpvi. Si vedrà. Per ora  va registrato che il bilancio 2014 di Bpvi segnala investimenti nei  fondi Optimum per 258 milioni, sul totale dei 452 investiti in Organismi  di investimento collettivo. Due le operazioni: Bpvi sottoscrive il 28  novembre 2012 il fondo «Optimum evolution fund sif», in cui versa 100  milioni; il 7 agosto 2013 Bpv Finance, la sussidiaria di Dublino attiva  nel proprietary trading , sottoscrive il fondo Optimum evolution fund -  multistrategy II, in cui sono stati versati 150 milioni. Nel 2013  l’aumento di capitale per 506 milioni era partito il 12 giugno e si era  concluso con successo il 9 agosto. 			
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