Quotidiano | Categorie: Politica

Lettera dei sindaci "arancioni", la solita storia della sinistra italiana

Di Giorgio Langella Venerdi 11 Dicembre 2015 alle 15:30 | 0 commenti

ArticleImage

Sarà perché la lettura della lettera di Pisapia, Doria e Zedda mi ha convinto che con questa gente non si va da nessuna parte, sarà per l'antipatia che da tempo nutro per il Pisapia (forse da quando è stato avvocato difensore di un imputato più o meno eccellente nel processo Marlane, poi su qualche nostra pressione ha dichiarato di essersi ritirato e infine ha lasciato qualcuno del suo studio a difenderlo ...), sarà perché con l'età divento sempre più intollerante...

Una “richiesta di unità” (quasi una supplica) per battere la destra. Unità che, per i sindaci denominati “arancioni”, deve essere fatta con il PD. È la solita storia che ha impoverito e distrutto la sinistra italiana. Generalmente, in occasione delle elezioni, si ritorna allo spauracchio della vittoria della destra populista. E puntualmente, oggi, Pisapia, Doria e Zedda prendono spunto dall'affermazione del Front National in Francia per proporre di rifare un centrosinistra unito che “ha vinto e può vincere”.

Alcune questioni, però, non tornano (o, forse, sono io che non capisco). Innanzitutto, ha ancora senso parlare di centrosinistra dal momento che da svariati anni (in pratica, dalla nascita del PD veltroniano primo responsabile, assieme a Mastella e Dini, della caduta di Prodi nel 2008) non esiste più? Poi c'è il tema della vera collocazione del Partito Democratico. Il PD, già nato moderato e centrista, si è spostato sempre più a destra. Ha appoggiato i “governi tecnici” voluti sostanzialmente dal potere economico-finanziario italiano ed europeo, ha emarginato qualsiasi organizzazione politica e sociale di sinistra, ha sostenuto e attuato politiche di destra. Sta portando un attacco mortale alla Costituzione (a partire dalla norma del pareggio di bilancio in Costituzione che è stata approvata con il voto determinante dei suoi parlamentari). Ha proposto e approvato leggi che nulla hanno a che fare con un'ideale di progresso, da quella elettorale (che è ben peggiore del famigerato “porcellum”) a quelle sul lavoro, da quella sulle pensioni a quella della scuola, allo “sblocca Italia” … è artefice di una politica di destra, contro-riformista e reazionaria che mi fa considerare il governo Renzi come uno dei peggiori governi della storia repubblicana.

E allora, come si può pensare di fare una grande alleanza di sinistra con chi non è di sinistra e governa con forze dichiaratamente di destra? Come si possono ipotizzare convergenze anche solo elettorali con chi sta massacrando la costituzione, con chi è corrotto e corrompibile alla pari di altri partiti che si vuole combattere? Lo scrivo perché la “questione morale” deve essere messa al centro delle scelte che si fanno. Bisogna decidere da che parte stare e il PD, in questi anni, ha dimostrato la sua scelta con una contiguità palese con pratiche corruttive che, se per qualcuno possono essere considerate normali, per la sinistra devono essere considerate un confine invalicabile.

Oggi, con la lettera dei “sindaci arancioni” si tenta di fare cadere quello che resta della sinistra italiana nel solito inganno. Per fermare la reazione si propongono pattiggiamenti con chi è un po' meno reazionario. E magari si devono accettare anche politiche reazionarie (ma con la promessa della concessione di qualche diritto civile per stendere su quelle una patina di “progresso”) per accaparrarsi i voti di destra. Ci si darà un nome che vagamente richiama la sinistra (o il centrosinistra), e poi via, tutti insieme, indistinguibili dagli altri, in un inseguimento a chi la spara più grossa, a chi fa la promessa più accattivante, a chi fa il sorriso più affascinante. Ci si adegua all'andazzo generale. Di progetti innovativi, di cambiamento del sistema (cosa che dovrebbe essere il pane per chiunque sia realmente di sinistra o, per lo meno, progressista), di prese di posizione nette (che so … sulla Nato, su UE ed Euro, sui trattati internazionali, sul contratto nazionale di lavoro, sulla diminuzione dell'età pensionabile, sui reali diritti alla salute e all'istruzione gratuite, sulla patrimoniale …) è meglio neppure parlare. Troppe le diversità e le ambiguità tra i componenti della nuova alleanza di centrosinistra.

Tutto è ammesso per vincere la tornata elettorale. E poi? Tutto come prima, con un vincitore, il PD, che fa il buono e il cattivo tempo, che cambia la Costituzione, che toglie diritti, che aumenta privilegi … che fa una politica di destra ma che ha vinto dichiarandosi di centrosinistra e utilizzando chi è veramente di sinistra come alibi per qualsiasi nefandezza.

Il risultato? Il più che probabile aumento dell'astensione. Un voto che comunque si sposta a destra anche perché la sinistra non avrebbe nessuna voce in capitolo relegata, come sarebbe, al malinconico ruolo di “foglia di fico” del potere. Un disastro. Il disastro che stiamo vivendo.

Ecco perché considero la lettera di Pisapia, Doria e Zedda oltre che sbagliata e, per molti versi, penosa, assolutamente irricevibile.

Leggi tutti gli articoli su: Partito Democratico, sinistra, Sel, Giuliano Pisapia

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network