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Lettera aperta Ipab: va adeguato il contributo regionale per rette a favore ospiti anziani

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 13 Gennaio 2013 alle 12:45 | 0 commenti

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Giovanni Rolando, Presidente Ipab di Vicenza  -  Egregi Signori, in un recente studio sui costi dell’assistenza alle persone non autosufficienti si rileva che un ricoverato in RSA costa non meno di 36.000 euro l’anno. L’attuale indennità di accompagnamento non supera i 5.000 euro l’anno e può essere accompagnata anche solo da una mini pensione di 6.000.

Dei 154.000 pensionati Inps in provincia di Vicenza ben 20.000 pensioni risultano bloccate. E tutto ciò in una situazione economica e sociale che si aggrava sempre più, ove si consideri il fenomeno dell’invecchiamento sempre più cronico della popolazione, la crisi economica che taglia i redditi famigliari, l’emergere di nuovi bisogni degli anziani. E con l’attuale fondo per la non autosufficienza che risulta sempre più inadeguato quale supporto ai processi di cura e alle famiglie.

1. In questa situazione i costi c.d. alberghieri nelle Case di riposo Ipab (di lavanderia e stireria, pulizia e sanificazione ambienti, servizi ristorazione); i costi socio sanitari (per acquisto materie prime , sussidiarie), di consumo, merci, personale socio sanitario; gli altri costi del personale; i costi generali per utenze di luce acqua gas riscaldamento invernale e climatizzazione estiva, smaltimento rifiuti, riparazioni e manutenzione ordinarie; i costi amministrativi, servizi diversi etc. , sono sempre più elevati.

Questo nuovo CdA, insediatosi due anni fa dopo il periodo di Commissariamento dell’Ente firmato dal presidente Giancarlo Galan nel 2009, a fronte delle succitate considerazioni  e a fronte di sempre più elevate e crescenti necessità e bisogni da parte degli anziani ospiti, dunque, ha adottato una rigorosa politica di contenimento delle spese ed uscite. Anche  adottando specifiche  misure  che hanno consentito di recuperare sul tasso di occupazione dei posti letto.

Le difficoltà in Ipab per ottenere l’equilibrio economico di bilancio (vincolo di legge da rispettare nel redigere ed approvare il bilancio di previsione per questo nuovo anno) sono quasi insormontabili. Tutte le uscite riducibili in Ipab di Vicenza  sono state ridotte all’osso mantenendo gli standard superiori ai livelli indicati dalla Regione e mantenendo i livelli occupazionali. Anzi riducendo alla metà il numero dei dirigenti da quattro a due. E avvalendosi di un direttore generale a “scavalco” con altre due Ipab vicentine di Noventa ed Orgiano, abbassando anche con questa decisione, drasticamente, il capitolo costo del personale dirigente. Pur dovendo far fronte ad un maggior lavoro dovuto alla gestione della nuova Residenza Ipab Monte Crocetta inaugurata ad agosto 2012. Come ben si sa in Regione Veneto.

2. Anche quest’anno dunque si pone il gravoso problema di far tornare i conti del prossimo bilancio previsionale 2013. All’interno del quale la determinazione delle nuove rette a carico degli ospiti e famigliari non può non avere riflessi di carattere  sociale per le famiglie.

Il CdA e la Direzione di Ipab di Vicenza hanno incontrato sul tema rette le rappresentanze dei sindacati pensionati il giorno 9 gennaio 2013, rappresentando loro la situazione in modo pienamente trasparente e non mancando di sottolineare le enormi difficoltà legate alla mancata riforma delle Ipab del Veneto ( per es. i costi per maternità che continuano a gravare interamente sull’ente). E per quanto attiene ai ricavi, l’assistenza sociosanitaria è tale che le famiglie dovrebbero contribuire per meno della metà del costo del servizio, ma così non è. Anzi è il contrario. Si deve purtroppo rilevare, infatti, che il contributo per quota di rilievo sanitario dalla Regione del Veneto è fermo e bloccato ai valori di quattro anni fa, senza alcun adeguamento a supporto della gestione e ad integrazione della retta che gli ospiti sono chiamati a pagare. Retta che ha raggiunto valori insostenibili o quasi per moltissime famiglie: alle quali, mediamente, viene loro richiesto una retta di 1.500/1.700 euro al mese.

3. La tutela della non auto sufficienza in età anziana è da considerarsi, per noi, un diritto esigibile, un diritto di cittadinanza.

Il CdA di Ipab non intende in alcun modo abbassare gli standard e/o ridurre i livelli occupazionali. Il precedente Cda aveva deliberato invece di  aumentarsi le indennità mensili di carica:  l’ex presidente Gerardo Meridio (5.000 euro al mese), il vicepresidente (1.750 euro mese) e gli altri sette consiglieri (850 euro mese). Al contrario  questo nuovo CdA è formato da un numero ridotto alla metà rispetto al precedente e con costi istituzionali pari a meno di un terzo, con spese di rappresentanza pari a zero, utilizzando e pagandosi di tasca propria il tefonino e utilizzando le proprie auto, viaggiando in treno in seconda classe, etc.

Ma certo occorre che anche la Regione del Veneto faccia la sua parte. Per dirla chiaramente la Regione del Veneto, non può più non riconsiderare di adeguare il contributo che le compete a favore dei nostri anziani per le rette di degenza. Almeno aumentandolo per la meta dell’indice Istat del costo della vita per le Famiglie di Operai e Impiegati ( FOI). Così da contribuire al contenimento della retta che ogni anziano nostro ospite deve far fronte mensilmente. Concretamente se la Regione aumentasse il contributo per quota sanitaria  almeno della metà dell’indice Istat (3%), Ipab di Vicenza vedrebbe ridotto intorno allo zero virgola l’aumento da richiedere alle famiglie per  le rette.

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4.  Ipab di Vicenza e il suo CdA, la dirigenza e i dipendenti con sensibilità sociale, faranno la loro parte, avendo già comunicato ai Sindacati Pensionati e al Comitato ospiti e famigliari la disponibilità a non andare oltre un aumento dell’1,5%, ed in questi giorni si sta  lavorando per contenere ulteriormente l’aumento ad un livello ancora più basso: intorno all’1,2%. Si pensi che proprio dall’inizio di questo mese  abbiamo persino abbandonato la sede con i prestigiosi uffici della presidenza e direzione fatti ristrutturare,  onerosamente,  dall’ex presidente, per risparmiare anche su questa voce.  E il CdA  ha intenzione di affittare questi uffici per avere un’ entrata in più a disposizione del bilancio prossimo.

Siamo, pertanto, egregio sig. Presidente Zaia  e sigg. Assessori regionali Sernagiotto e Coletto,  a richiedere alla Regione un corrispondente atto di sensibilità sociale che aiuti le famiglie e gli anziani non autosufficienti ad arrivare a fine mese. Confermandoci a Vs disposizione  per ogni ulteriore chiarimento,

siamo certi che la Regione del Veneto  vorrà concretamente dare risposte positive in tal senso,  a partire dalla programmazione del bilancio regionale.

Ringraziando fin d’ora , rinnovo  gli auguri di buona continuazione d’anno e in attesa di un Vs cortese riscontro,  l’occasione è gradita per porgere i

migliori saluti

anche a nome dell’intera Comunità Ipab di Vicenza e del suo CdA

dr. D. Bernardini, dr.ssa V. Santi, avv. G. Cristofari, avv. G. Gozzi

Giovanni Rolando

Al Presidente della Giunta regionale

Luca Zaia

All’Assessore regionale ai Servizi  Sociali

Remo Sernagiotto

All’Assessore alla Sanità

Luca Coletto

Sede della Giunta regionale del Veneto

Palazzo Balbi

Venezia

Al Commissario regionale alla non autosufficienza

Annalisa Basso

Al Presidente della Quinta commissione del Consiglio Regionale

Leonardo Padrin

Ai Consiglieri regionali della Quinta Commissione

Al Presidente della Prima commissione bilancio

Costantino Toniolo

Palazzo Ferro Fini

Venezia

Ai Parlamentari della provincia di Vicenza

Loro sedi

Al Sindaco Città di Vicenza Achille Variati

All’Assessore alla Famiglia e alla Pace

Giovanni Giuliari

Sede municipale del Comune - Palazzo Trissino

Corso Palladio 98

Vicenza

E p. c. al Sig. Prefetto di Vicenza Melchiorre Fallica

Prefettura Contrà Gazzolle

Vicenza

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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