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Lettera, aperta, di Giovanni Coviello: mi dimetto da Coordinatore del Psi di Vicenza, rimango iscritto, attendo il congresso ma non avallo "ritorno al passato" di Dalla Rosa

Di Lettere al direttore Giovedi 15 Marzo 2018 alle 09:54 | 0 commenti

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Cari amici, prima ancora che referenti del Psi di Vicenza, della provincia e della Regione,
con questa mia vi comunico la mia decisione irrevocabile di rinunciare all'incarico di Coordinatore cittadino, conferitomi durante l'ultimo direttivo provinciale alla presenza di Ennio Tosetto e comunicato alla stampa da Luca Fantò. Tale incarico, che ho provato a svolgere, pur nelle mia inesperienza del "traffico" politico (uso il singolare, optional il plurale) nel migliore dei modi in stretto contatto col segretario provinciale e regionale e raccogliendo inattesi consensi elettorali stante la durata minima della campagna e la censura mediatica, ha, evidentemente, turbato il candidato di centro sinistra Otello Dalla Rosa e i suoi nuovi, vecchi alleati ma anche, e questo mi dispiace di più, lo storico iscritto al Psi e sua punta di diamante, sia pure tipicamente solo in fase elettorale, Ennio Tosetto.

Non avendo col mio impegno politico nessun altro obiettivo se non quello di proseguire con questo il mio pluridecennale impegno civico, di cui fa parte quello più che decennale nel giornalismo (non a caso ho accettato la candidatura da terzo in una lista bella ma senza possibilità di esiti positivi), questo "non gradimento", che ricorda la "non sfiducia" di Aldo Moro, frena il mio entusiasmo tanto più che il quadro politico locale di riferimento nel frattempo ha fatto enormi passi indietro verso una "restaurazione" che non mi può trovare d'accordo né, tanto meno, complice. Ma soprattutto questo "non gradimento" concede alibi a chi vuol estromettere il Psi di Vicenza da una discussione che sarebbe sicuramente leale ma non di pura sottomissione.

In politica, ha detto chiaramente nel direttivo cittadino Tosetto e più garbatamente ieri sera voi, Luca Fantò e Gianluca Capristo, bisogna fare compromessi per raggiungere un obiettivo.

Giusto, ma io, che mi riconosco in quanto detto martedì dal segretario nazionale Riccardo Nencini, non intendo farli con chi a priori non merita la mia fiducia e, secondo me, quella di un piccolissimo ma storico partito che rischia di sparire non perché così non avrà neanche il suo consigliere in più rispetto al vinoviano Ennio, ma perché sarà senza quell'identità che non si può associare solo alle tre/quattro proposte programmatiche in via di stesura, per quanto ottime, ma che nasce e si conquista solo riferendosi ai principi più alti: una Politica che chiuda col passato anche a Vicenza.

Rimango orgogliosamente iscritto al Psi e, in attesa del congresso cittadino, che arriva tardi ma che, comunque, servirà a definire, prima delle cariche, le linee di azione, rimetto, quindi, il mandato e recupero la mia totale e personale libertà di pensiero e di azione in parte frenata nel mese di campagna elettorale nazionale per rispetto di un partito in cui ero entrato con passi felpati ma non per questo non chiari fin dall'inizio.

Così chiari che fuori dal Psi vengono osteggiati o strumentalizzati per evitare il confronto programmatico della coalizione di centro sinistra che ritarda a parlare col Psi di Vicenza ma che, nel frattempo, imbarca tutti, inclusi i rappresentanti della parte peggiore della Giunta Variati e quelli di una destra che si camuffa come cattolico moderata ma è solo portatrice di interessi spesso coincidenti con quelli dei vetero variatiani come spesso scritto e dimostrato sulle pagine del mio giornale in cui da oggi "rientro in azione" anche sui temi politici dopo averlo, troppo, cavallerescamente affidato a un ottimo "direttore blind".

Sicuro di essere ben compreso da voi e dagli iscritti e simpatizzanti di Vicenza ma certo, io personalmente, di fare il meglio per il Psi richiamandolo ai suoi valori fondanti, quelli di Nenni e Pertini e non quelli di Craxi, attendo la data congressuale per esprimere e motivare ancora meglio quanto oggi ho sintetizzato.
Grazie per la vicinanza e l'attenzione.


Giovanni Coviello
Coordinatore cittadino Psi Vicenza


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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