L'esperienza di assemblee di "controinformazione e dibattito"
Domenica 5 Febbraio 2012 alle 13:19 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 227
Società , un termine vasto e molto spesso usato senza rendersi conto di cosa significhi. Dietro questa parola vi sono persone, cittadini che devono essere considerati sovrani e non sudditi. Ognuno deve quindi raggiungere la consapevolezza di avere un'importanza e un peso in tutti i complessi meccanismi che sembrano scorrerci accanto al di fuori del nostro controllo. Abbiamo invece l'enorme potere a cui corrisponde una responsabilità altrettanto grande di intervenire nella storia.
Partendo da questa consapevolezza, come Collettivo Studenti Scuola Pubblica abbiamo pensato tre assemblee tematiche che creassero momenti di controinformazione, approfondimento e dibattito su alcuni temi fondamentali.
Nel primo incontro si è parlato di "mobilità e trasporto pubblico" assieme a Baruchello (presidente FTV), D'Angelo (CGIL- trasporti) e Andriolo (tecnico AIM). Gli ultimi sconcertanti annunci sul possibile raddoppiamento del prezzo degli abbonamenti per il prossimo anno causati dal mancato supporto economico degli enti provincia e regione ci porta a ribadire la nostra volontà di lottare fino all'ultimo affinché questo non avvenga, dall'assemblea è emerso che avremo l'appoggio diretto da FTV che si farà portavoce insieme agli studenti nel richiedere i fondi per il Trasporto Pubblico Locale.
Giovedì 19 gennaio il tema è "la crisi": la grave situazione economica del paese ci spinge a riflettere sui limiti e le ambiguità del capitalismo. Il prof. Comito (Università di Urbino) e Marina Bergamin (CGIL Vicenza) hanno spiegato i meccanismi che hanno portato a questa crisi e alle conseguenze che quest'ultima sta avendo in ambito lavorativo. In particolare ci siamo concentrati sulle lacune dell'attuale sistema economico e sulle alternative possibili, data anche la situazione di precariato che coinvolge specialmente la generazione giovanile.
Infine venerdì 27 gennaio sono intervenuti i comitati valsusini con testimonianze dalla valle che resiste sulle motivazioni dell'opposizione al TAV. Essere NO TAV significa scommettere sul futuro di questo paese, lottare per cambiarlo e proporre tante piccole opere utili e investimenti essenziali per uscire dalla crisi. Le scuole cadono a pezzi, gli ospedali chiudono, i giovani vanno a studiare e fare ricerca all'estero, i treni pendolari vengono soppressi e a Chiomonte, in val di Susa, per tenere "in sicurezza" un cantiere dove non si lavora il governo spende 90.000 euro al giorno da più di 5 mesi per pagare la polizia in trasferta. Non è forse ore di dire basta?
Vi è in queste proposte la consapevolezza che l'informazione sia il requisito fondamentale per prendere scelte responsabili che coinvolgano l'intera collettività . Il dibattito tra gli esperti che emergerà all'interno delle assemblee sarà inoltre un'occasione per maturare in modo condiviso la consapevolezza comune di come reagire a questo e per capire quali sono effettivamente le risposte che possiamo dare al 99% che vuole cambiare. Si tratta anche del desiderio di sfatare le infondate teorie che etichettano i giovani in senso negativo, e di dimostrare la necessità di conoscere e di cercare risposte attraverso un'informazione valida ed una discussione in cui si possa essere attivi e partecipi. Il rischio della mancata conoscenza è, infatti, la reale possibilità di essere manipolati.
Ciò che come Collettivo abbiamo proposto attraverso assemblee pubbliche, ma che facciamo continuamente attraverso riunioni e dibattiti, nasce dalla convinzione che i giovani svolgono non solo il ruolo di studenti, ma anche di cittadini e per questo abbiamo lo stesso diritto e la stessa responsabilità di agire e cambiare questo sistema che si è rivelato fallimentare.
Documento a cura di Anna Zamberlan, Collettivo Studenti Scuola pubblica
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.