Quotidiano | Categorie: Politica, Lavoro

L'emergenza rom di Salvini nasconde la vera "emergenza sicurezza", quella del lavoro

Di Giorgio Langella Mercoledi 20 Giugno 2018 alle 05:59 | 0 commenti

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Questo è il post di Matteo Salvini di qualche ora fa: "Censimento" dei Rom e controllo dei soldi pubblici spesi. Se lo propone la sinistra va bene, se lo propongo io è RAZZISMO. Io non mollo e vado dritto!
Prima gli italiani e la loro sicurezza"
. Il ministrro dell'interno, dopo aver in parte smentito le aberranti dichiarazioni di ieri sugli "zingari" ("i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa") e la loro, di fatto, schedatura, oggi smentisce la smentita. E, con parole che derivano in tutta evidenza dalle fascistissime "boia chi molla" e "noi tireremo diritto" ripete lo slogan "Prima gli italiani e la loro sicurezza".

Bene, cioè male. A quale sicurezza, Salvini, si riferisce? A quella di avere un lavoro? A quella nei luoghi di lavoro? Si fanno queste domande perché l'assenza di lavoro è caratteristica abituale e non solo per gli italiani ma per chi vorrebbe lavorare in generale, mentre chi lavora lo fa spesso e volentieri in condizioni di precarietà e insicurezza devastanti. Perché nei luoghi di lavoro ci si infortuna e si muore sempre più facilmente. Perché, da inizio anno, sono 340 i morti nei luoghi di lavoro e circa il doppio considerando i lavoratori deceduti in itinere e sulle strade. Italiani e stranieri, giovani e anziani, uomini e donne, sul lavoro gli incidenti e le morti non fanno distinguo. Perché è nel considerare la sicurezza sul lavoro un costo e i lavoratori pezzi di ricambio che il nostro paese dimostra una palese inciviltà.

Allora, invece di abbaiare contro etnie diverse dalla nostra (dimostrando, anche in queste sue distinzioni ignoranza se non malafede) il ministro dell'interno operi perché il lavoro sia più sicuro, perché si individuino e si condannino i responsabili dei massacri di lavoratori (i responsabili veri, quelli che di solito non pagano mai perché arrivano attenuanti e prescrizione).

È quella del lavoro la vera "emergenza sicurezza" che mette in pericolo l'esistenza di chi vive del proprio lavoro; non certo l'esistenza di qualche migliaio di "zingari" o l'arrivo di qualche centinaio di esseri umani, inferiori a nessuno, che fuggono da guerre e fame.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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