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Lega Nord e Fratelli d’Italia insieme contro “il business dell’immigrazione”

Di Edoardo Pepe Martedi 20 Gennaio 2015 alle 18:25 | 0 commenti

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Dopo il presidio di Forza Nuova anche Lega Nord e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, insieme al Comitato d’azione Sociale Prima gli Italiani, si ritroveranno davanti all’hotel Duca d’Este, con partenza sabato 24 gennaio alle 15.30 dal municipio di Santorso, per una serie di interventi a microfono aperto dei rappresentanti dei gruppi politici che hanno aderiti all’iniziativa.

Le motivazioni degli organizzatori:

“I profughi o sedicenti tali ospiti all’hotel Duca d’Este chiedono più soldi dimenticando di ringraziare l’Italia e gli italiani per l’aiuto ricevuto sino ad oggi” – spiega Alex Cioni in qualità di referente del Comitato promotore. “Noi – prosegue Cioni - diciamo basta con il razzismo alla rovescia, basta con l’arrivo dei profughi che alimentano il business dei centri d’accoglienza e di coloro che gestiscono il traffico di essere umani. In tempi di crisi un governo che dimentica i propri figli per mostrarsi caritatevole per quelli di altre famiglie, non e’ un Governo giusto ma un governo dai chiari tratti criminali”. Per Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale l’adesione alla protesta vuole anche essere un segnale politico di convergenza di un’area che deve ritrovare la propria dimensione. Sergio Berlato del coordinamento provinciale del partito di Giorgia Meloni ribadisce “l’urgenza di un cambio di rotta nella gestione del problema dell’immigrazione anche perché - prosegue - viviamo in un Paese nel quale il disagio sociale che divide i ceti ancora abbienti da quanti non possiedono niente può diventare una bomba pronta a esplodere”. Dalla Lega Nord arrivano parole altrettanto chiare: “ormai siamo stranieri nel nostro paese, - spiega Giuseppe De Marchi - chi rispetta le regole non può ribellarsi alla stretta fiscale imposta da questo governo strozzino, mentre chi è ospite a nostre spese è pure libero di lamentarsi. Noi della Lega Nord abbiamo deciso di scendere in piazza per dire basta a questa situazione, basta sprechi di danaro pubblico per sostenere le cooperative perché prima devono essere aiutati i nostri concittadini che hanno versato contributi per una vita fatta di sacrifici e devono vivere con meno di 500 euro al mese di pensione. Basta – conclude l’esponente della Lega di Santorso - ad una situazione fuori controllo sulla sicurezza pubblica e a chi vuole distruggere la nostra identità”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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