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Le Valli del vino e del racconto: valorizzare saperi e sapori del territorio con "un" marchio

Di Federica Ceolato Domenica 7 Settembre 2014 alle 12:53 | 0 commenti

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Si è svolto venerdì 5 settembre, presso l'hotel Sirio Life di Trissino, il convegno "Valli del vino e del racconto - una nuova sfida di marketing territoriale", per parlare del nuovo progetto di turismo integrato che coinvolge 16 Comuni dell'Ovest e dell'Alto Vicentino e 9 operatori privati, nato con l'intento di far conoscere il grande patrimonio naturalistico, culturale e storico dell'area, attraverso percorsi di interesse paesaggistico, artistico ed enogastronomico: la Strada del Recioto e dei vini di Gambellara Doc e la Strada del Lessini Durello.

Ad aprire l'incontro è stato il video messaggio di Matteo Macilotti, Sindaco di Chiampo, assente per impegni istituzionali. "L'obiettivo - ha... videodetto il sindaco - è la valorizzazione unitaria del territorio e del benessere dei suoi abitanti. Le misure di intervento sono di recupero e ristrutturazione dei manufatti esistenti (fontane, forni...), la costruzione di itinerari e percorsi enoturistici e museali, e un piano d'informazione di divulgazione del progetto con il marchio comune Valli del vino e del racconto. La sfida  è portare avanti ciò che è stato realizzato con la presenza e il supporto dell'imprenditoria privata".
A illustrare il materiale pubblicato sul progetto è intervenuto Luca Morgavi, project leader della società esecutrice delle attività di informazione: "Oltre al logo, volutamente in stile retrò a raccontare saperi e sapori del territorio, è stato realizzato un libretto, che illustra sinteticamente storia, arte, cultura e territorio dei sedici Comuni partecipanti al progetto, e una cartina con le indicazioni dei luoghi culturali e di produzione delle eccellenze gastronomiche".
Eccellenze gastronomiche sostenute anche dai numerosi testi storici della Biblioteca Internazionale "La Vigna" di Vicenza, il cui presidente ha riportato alcune testimonianze. "Il nostro Centro di Cultura e di Civiltà Contadina - ha chiosato Mario Bagnara - rappresenta il luogo per approfondire quel bagaglio culturale che diventa la condizione per poter essere vincente nella promozione dei prodotti. Solo sulla patata, dato che Selva di Trissino è nota per la produzione di patate, sono presenti 130 volumi. Perché la storia, la cultura e l'identità di un popolo vive e si tramanda anche attraverso il cibo".
Se l'intervento di Roberto Astuni, presidente della Magnifica Confraternita dei Ristoratori De.Co., ha sottolineato l'importanza della promozione del territorio attraverso l'enogastronomia ("I ristoratori che partecipano alla Confraternita si impegnano ad avere nel menù delle tipicità legate specificatamente al luogo. Al momento sono circa una trentina i ristoranti aderenti") a chiarire cosa sono le De.Co., oltre che a moderare l'incontro, è stato Davide Cadore, presidente del Tavolo dei prodotti De.Co. di Vicenzaè: "La Denominazione Comunale rappresenta un riconoscimento concesso dai Comuni a un prodotto strettamente collegato al territorio e alla sua collettività. E' un sistema che intende difendere il locale per costruire identità e promuovere il territorio. Le esperienze De.Co. hanno, però, strade diverse e manca sinergia tra le attività e gli operatori. E', quindi, fondamentale costruire una comunicazione integrata, riscrivendo le esperienze in un unico linguaggio condiviso".
E per finire, ma di fatto per lanciare e allargare simbolicamente la nuova sfida di marketing territoriale, Andrea Cunico, esperto di comunicazione, che ha riportato l'esperienza di marketing territoriale dei Territori del Brenta, ha insistito sull'importanza di avere una strategia comune e sulla capacità di fare rete: "Non è possibile agire responsabilmente senza una decisione strategica condivisa su contenuti e identità dei nostri luoghi. Si tratta di rinnovare l'attuale visione del territorio, considerandolo come sistema di attrattività per il turista, che mette in connessione fisica e identitaria le diverse peculiarità, coinvolgendo anche gli operatori privati".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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