Le relazioni di Belluscio, Alifuoco e Pasetto al convegno su Aim del patto per Vicenza
Sabato 24 Novembre 2012 alle 15:39 | 0 commenti
Aziende pubbliche locali: sviluppo o declino? il caso AIM di Vicenza
Presentiamo a cura della redazione le relazioni disponibili
Buongiorno a tutti, grazie di essere presenti a questo convegno, organizzato dall'associazione Patto Per Vicenza.
Ricordo brevemente la nostra storia. Tre anni fa, due associazioni di cultura politica (Vicenza Riformista e Impegno per Vicenza) proposero alla Città un PATTO PER VICENZA, finalizzato a creare un clima politico di normale competizione ma anche di collaborazione, su un minimo di punti condivisi, per il bene della comunità vicentina, all'epoca lacerata dalla vicenda Dal Molin.
I protagonisti del Patto per Vicenza proposero di costituire una sede in cui ci si potesse confrontare tra tutte le componenti politiche e non politiche che operano in città , senza settarismi, senza esclusioni pregiudiziali e schemi precostituiti, al solo fine di risolvere i problemi della città e di contrastare il suo declino.
Siamo qui dunque come promesso nei nostri incontri precedenti di presentazione, di maggio e ottobre, per dare vita ad un primo approfondimento su un tema di grande interesse per la nostra città : Aziende pubbliche locali: sviluppo o declino?il caso AIM di Vicenza
I Cittadini hanno bisogno che i "servizi pubblici locali" siano forniti con efficienza, da aziende in grado di dare il miglior servizio al prezzo più basso. Parlo delle necessità di famiglie e imprese, tanto più in un momento in cui la crisi è reale. Essa colpisce le famiglie e i bilanci familiari nei quali i servizi locali hanno un peso notevole.
Colpisce le imprese (di produzione, commerciali, professionali) con bollette i cui importi stanno crescendo in un momento in cui dovrebbero scendere per sostenere la ripresa della crescita e quindi il lavoro.
Quindi il tema di cui parleremo stamattina riguarda la "qualità della vita".
L'aria che respiriamo, l'acqua che utilizziamo, l'energia, il calore, la mobilità nella città , la raccolta e tutto il ciclo dei rifiuti, non sono cose astratte ma le singole componenti che determinano la qualità della vita di una città e di un paese. Quindi le politiche comunali su questi temi passano attraverso la gestione delle cosiddette utilties.
Per noi del Patto, quindi, analizzare cosa avviene nel mondo delle utilties e in quello specifico di Vicenza è un servizio alla collettività vicentina.
Non è un convegno contro qualcuno. Sarebbe veramente un peccato che, ogni volta che si vuole discutere su un tema importante per la nostra comunità , qualcuno ponesse la domanda: contro chi sono? a favore di chi? con quale recondito scopo?
Il Patto per Vicenza, lo ripeto, non ha scopi diversi da quelli scritti degli atti, nelle interviste dei rappresentanti: costituire un centro di incontro e di discussione, di ricerca, analisi e proposta super partes, al servizio della città . Da qualche anno vogliamo creare occasioni di approfondimento e di dibattito al di fuori di logiche strettamente ideologiche e di partito. Tanto più in un momento in cui, purtroppo, i partiti hanno perso la forte capacità di elaborazione di strategie politiche, riservandosi spesso solo quello di compromessi sugli equilibri, sulla distribuzione di poltrone, ecc. Auspichiamo che sia una fase passeggera, e che le forze di partito abbiano la saggezza di rifondarsi sui valori della Costituzione, espellendo chi fa politica per interessi personali e facendo crescere al proprio interno forze competenti in grado di gestire la comunità con passione, onestà , visione strategica. Superando anche il settarismo che spacca le comunità e le rende più fragili.
Con questo modus operandi pensiamo di dare un contributo critico ma non di parte, mettendolo a disposizione di chi ha le responsabilità politiche, ma anche imprenditoriali, associative.
Chi parlerà ha studiato il problema da anni, ha a cuore le sorti della comunità vicentina, e non ricerca ruoli politici o altro. I materiali saranno a disposizione e ogni
contributo che verrà anche da chi è presente, sarà importante per orientare le scelte non semplici che in questo momento storico bisogna fare.
Altre iniziative sono in programma a partire dal prossimo venerdi 30 novembre, con il convegno su Salute e Ambiente, presso la sede della fondazione Zoè, in corso Palladio 36.
A seguire altri due convegni, uno sullo stato dell'economia e del lavoro nel nostro territorio, e un altro sulla Sicurezza.
La domanda finale che proponiamo come PATTO PER VICENZA è la seguente:
E' possibile trovare tre o quattro questioni fondamentali
sulle quali i Vicentini sappiano fare squadra
anche nel confronto con altre istituzioni (Regione, Stato centrale, ecc.)?
Ci sembra utile in questo momento concentrarci sulle cose da fare per il futuro, su cosa pretendere per una città finora poco considerata, se non isolata, per le sue divisioni.
Se si riuscirà a costruire questo spirito di unità su alcuni obiettivi che non possono non essere condivisi, riusciremo a produrre qualcosa di positivo per noi e per i nostri figli ai quali dobbiamo consegnare una Città migliore di come l'abbiamo trovata.
Alessandro Belluscio
Presidente del Patto per Vicenza
Qui le slides di Egidio Pasetto
Di seguito intervento di Ubaldo Alifuoco
Premessa
        Lo scopo di questa terza comunicazione è quello di descrivere il Gruppo AIM alla luce dei dati che emergono nell'analisi del bilancio consolidato e delle singole società . Con ciò mettendo in rilievo alcune criticità e altre potenzialità , e soprattutto aprendo alcuni interrogativi, per rispondere ai quali sono necessari ulteriori dati che l'azienda pubblica dovrebbe mettere a disposizione.
        AIM ha una lunga storia. Essa nasce agli inizi del secolo scorso con una mission precisa: fornire servizi essenziali alla comunità cercando di mantenere i prezzi alla portata delle famiglie e delle imprese. Compito che essa ha svolto in modo egregio aiutando il Comune a far fronte ai propri impegni con la comunità locale. In quelle condizioni storiche il problema è stato quello di superare alcuni limiti del mercato libero, portando i servizi con un criterio sociale e non solo di miglior prezzo e redditività per l'azienda.
        Nel corso dei decenni le condizioni storiche ed economiche sono profondamente mutate per tutti, e le utilities hanno spesso assunto comportamenti monopolistici volti a creare liquidità per i comuni proprietari, e quindi poco attenti ai problemi di efficienza tipici delle gestioni imprenditoriali. In questo modo si è creata una deviazione dalla strada che giustificava la costituzione di aziende comunali (municipalizzate, aziende speciali) arrivando a capovolgere la condizione iniziale con una distorsione nei meccanismi di finanziamento degli enti locali, determinando anche una assenza di trasparenza.
        La direttiva dell'Unione Europea, che ha imposto il progressivo ritorno al mercato, ha nuovamente modificato le condizioni generali e il quadro protettivo nei confronti delle municipalizzate, per avviare, attraverso la competizione tra loro, un processo di selezione al cui termine dovrebbero emergere poche aziende e più efficienti. Tutto ciò al fine di realizzare migliori condizioni di prezzo per consumatori finali: famiglie e imprese.
        Questo cambiamento, avrebbe richiesto l'assunzione di alcune scelte strategiche importanti per affrontare la competizione in modo efficiente, anche attraverso processi di aggregazione intelligenti.
        In passato, nel confronto tra le municipalizzate e poi aziende speciali a livello nazionale, AIM è stata citata ad esempio di efficienza e di buona gestione. Negli ultimi 15 anni, il Gruppo AIM ha perso alcuni treni ed è passato da una condizione di redditività importante ad una deficitaria, vicina a momenti di vera crisi. Più recentemente ha invertito un iter ma ha tuttora equilibri fragili, soprattutto in alcune delle società controllate. Tutti elementi che dovrebbero indurre a riflessioni sulle strategie future in un mercato che è quello descritto dagli altri relatori.
Il documento che segue offre un confronto storico. Dopo l'elencazione di alcuni dati in serie storica, c'è la parte dei commenti che riguardano alcuni degli elementi più significativi: la dimensione aziendale (nella attività caratteristica), la sua capacità di produrre reddito, le modalità di indebitamento e la ricaduta in oneri finanziari. Quanto emerge ci presenta un Gruppo che ha notevoli problemi e che non riesce a superare la fase critica di alcuni anni fa. Un Gruppo che ha tuttavia ancora potenzialità ma che non può continuare sulla strada degli ultimi anni nell'illusione che la gestione in house possa costituire una nicchia protettiva. Non lo è stato finora e non potrà esserlo perché, lungi dal difendere essa è una camicia di forza che impedisce di accettare la sfida della competizione di fronte alla quale urgono decisioni che ormai, a mio parere, non possono eludere il nodo delle aggregazioni.
Il Gruppo AIM dai dati di bilancio nelle serie storiche
Aim consolidato Bilancio riclassificato 2011:
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