Le proposte di Berti sui tagli ai costi alla politica: "arma di distruzione di casta"
Venerdi 10 Aprile 2015 alle 17:01 | 0 commenti
La presentazione del Movimento 5 Stelle Veneto e del candidato alla presidenza della Regione Jacopo Berti sui tagli ai costi alla politica
I veneti hanno ora una vera e propria arma di distruzione di casta. Il candidato alla presidenza della Regione Veneto per il Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, ha presentato oggi la proposta di legge di iniziativa popolare relativa al taglio dei vitalizi e degli altri privilegi della casta.
«Questa è la definitiva arma di distruzione di casta – conferma Berti – abbiamo finalmente un'arma per sradicare i privilegi di questa politica e di questi politici». Durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge, avvenuta nella Sala gruppi del palazzo comunale di Padova, il candidato ha invitato i cittadini a firmare i moduli per la presentazione del documento, che saranno a disposizione già nei prossimi giorni nelle piazze venete.
«Firmando questa legge di iniziativa popolare – spiega Berti – si potranno eliminare i vitalizi, gli assegni di fine mandato e tutti i privilegi. Stiamo parlando di 13 milioni di euro all'anno, che fanno 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato e che torneranno nelle tasche delle imprese venete perché finiranno nei fondi per il microcredito».
La legge prevede anche la cancellazione dell'assegno di fine mandato e dell'assegno di reversibilità .
«Giancarlo Galan riceve più di 3.500 euro al mese (netti) e Giampietro Marchese, anche lui coinvolto nell’inchiesta Mose, 2.800 al mese – gli fa eco il parlamentare del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati - a loro si aggiunge una schiera di 181 ex consiglieri regionali che dopo aver trascorso mesi, o in alcuni casi anni, a Palazzo Ferro Fini, possono ora contare su un vitalizio».
Una vergogna, in un Veneto dove tanti pensionati devono vedersela con 500 euro al mese e dopo decenni di fatiche.
«Alla Camera mi sono già battuto per l’abolizione dei vitalizi, ma il M5S si è trovato solo davanti a una platea di parlamentari che non ha alcuna intenzione di toccare i propri stipendi, le proprie pensioni e i propri privilegi – conclude il deputato - ma l’impegno in Parlamento continua, e ora anche qui in Veneto, con il sostegno a Jacopo Berti in questa battaglia. Una volta arrivato in Regione, il M5S si taglierà gli stipendi, seguendo l’esempio di noi parlamentari, al fine di finanziare quel fondo per le Pmi che già sta iniziando a portare ossigeno al nostro tessuto economico».Accedi per inserire un commento
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