Opinioni | Quotidiano |

Le piste ciclabili tra l'aria inquinata di Vicenza

Di Citizen Writers Lunedi 7 Ottobre 2013 alle 16:11 | 0 commenti

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Riceviamo da Luciano Parolin e pubblichiamo - Una seria politica ambientale ed ecologica dovrebbe essere concreta al massimo ed essere affidata a medici specialisti, ingegneri preparati, nell’interesse della città e dei suoi residenti. A Vicenza, invece, c’è il mal d’aria. La cura per l’ambiente è quella politica che vede al centro la salute dei cittadini, ma non se ne fa nulla.

Gli ecologisti, le grandi Associazioni Nazionali, si occupano sempre meno delle città, dove il problema "qualità della vità" è al primo posto, nella scala dei valori. Purtroppo gli ambientalisti ideologizzati, discutono solo di convegni, senza mai risolvere un problema elementare. A Vicenza, le piste ciclabili fanno parte della viabilità? Non credo perchè, sono spesso inutili, pericolose, piene di ostacoli, spesso occupate da auto, come in Corso Fogazzaro, Cappuccini con l'ultima invenzione cibernetica, quella di San Francesco (foto) disegnata dividendo a metà un marciapiedi, tra cassonetti, sterco di colombi, a ridosso di una scuola, ma con tante griglie per cartelli pubblicitari. Vedere per credere!

L’art. 9 della Costituzione dice: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Il Veneto e Vicenza, hanno l’aria più inquinata della penisola, ma nessuno se ne cura! Nemmeno ne parlano, censurano le notizie, invocando la pioggia! Intanto le centraline di rilevamento del PM10 che erano situate in Via Spalato, a San Felice, Borgo Scroffa, sono sparite, è rimasta solo al Quartiere Italia e i dati non sono certo confortanti siamo primi, nell’inquinamento dell’aria.
Che fa l’assessore competente? Consiglia ad anziani, bambini, cardiopatici di restare a casa.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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