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Le piantine di cannabis per salvare la montagna

Di Edoardo Andrein Domenica 4 Maggio 2014 alle 14:59 | 0 commenti

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Nei giorni scorsi diversi centri sociali in tutta Italia hanno dato il via a una campagna di semina diffusa di semi della pianta di canapa, conosciuta anche come cannabis, e che viene utilizzata per ricavare la marijuana. Un’iniziativa messa in pratica anche in centro a Schio e nell’area della base Usa Fontega sui Colli Berici, con l’obiettivo di scardinare il proibizionismo italiano nella coltivazione della pianta.

Le piantine di cannabis se presentano un principio attivo (thc) inferiore per legge allo 0,2% non sono considerate stupefacenti e ora stanno cominciando a comparire di nuovo in tutta Italia, anche grazie a progetti come “CannaPiace” attivato a Prato Ottesola, una piccola frazione di montagna di Lugagnano Val d'Arda un Comune sull’Appennino piacentino il quale, come sta accadendo anche nelle località montane vicentine, soffre negli ultimi anni lo spopolamento e la disoccupazione. Per far fronte a questi problemi l’associazione Viticoltori Valchiavenna ha avviato una prima coltivazione sperimentale di un ettaro di canapa di montagna dalla quale sono state ricavate focacce, chisolini e altri prodotti realizzati con farina e olio di canapa, oltre agli antichi salumi alla canapa. Un’economia quella della cannabis che in futuro potrebbe essere utilizzata anche come inchiostro, farina (anche per celiaci), cosmetico, detersivo o carburante.

(nella foto il pane realizzato con la farina di cannabis)

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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