Quotidiano | Categorie: Politica

Le mani sulla città. Di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 29 Agosto 2013 alle 23:59 | 2 commenti

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Giorgio Langella, segretario regionale PdCI  -  Cinquanta anni fa il film di Francesco Rosi “Le mani sulla città” vinceva il Leone d'oro al festival del cinema di Venezia. In questi giorni è stato ripresentato a Venezia completamente restaurato. “Le mani sulla città” è un film bellissimo, una severa denuncia delle speculazioni urbanistiche e della politica compiacente e complice che hanno devastato le nostre città e il territorio italiano. 

Riguardando il film, oggi, si ha la netta sensazione che sia cambiato poco o nulla. Anzi la speculazione e la bramosia di costruire per fare profitto senza tenere conto delle reali esigenze dei cittadini, ha trionfato. Lo vediamo ogni giorno guardandoci attorno. Quello che vediamo è un territorio divorato dal cemento, da capannoni industriali dismessi, da orrende costruzioni che contengono centri commerciali alienanti, da palazzi come caserme, da vere caserme che nascondono strumenti di guerra. Un cemento che nasconde il profitto di pochi, la complicità di forze politiche ormai trasformate in comitati di affari, l'impoverimento della nostra società.

Nel film Edoardo Nottola (interpretato da Rod Steiger) è un costruttore che, a Napoli (dove il film è ambientato), porta avanti un piano di speculazione edilizia ed è allo stesso tempo influente consigliere comunale. È un chiaro esempio di conflitto di interessi al quale siamo malinconicamente abituati e che ricorda qualche personaggio recentemente protagonista della politica italiana. Il piano di Nottola è contrastato soprattutto dal consigliere comunista De Vita (interpretato da Carlo Fermariello che non era un attore professionista ma un deputato del PCI). Nonostante la chiara speculazione in atto, gli incidenti mortali nei cantieri del Nottola, la passione politica e l'onestà di De Vita, il finale è amaro ma quanto mai realistico. Nottola diventa assessore all'edilizia e inizia una nuova speculazione che cambierà il volto alla città.

Come si vede è lo spaccato di quella parte politica e imprenditoriale italiana che ha raggiunto potere e ricchezza con speculazione, corruzione, evasione e quant'altro. Quella parte d'Italia che sta vincendo e imponendo il suo volere a tutto il paese. Conflitti di interesse, presunzione di impunità, arroganza non sono cambiati se non in peggio. Una constatazione triste ma realistica.

La storia raccontata da Francesco Rosi, non era e non è limitata alle città del meridione e a Napoli in particolare. Anche nel profondo nord avvengono speculazioni che stravolgono l'assetto urbanistico e territoriale. Si pensi a quanto avviene in Lombardia e che è stato portato alla luce dalle indagini sulla presenza della 'ndrangheta in quella regione. Un cancro che si è diffuso in tutta la nazione. Uno “stile di vita”, un “modello di sviluppo” aberranti.
 
Anche la nostra città non è esente. A questo proposito è bene ricordare un volantino di dieci anni fa, intitolato proprio “Le mani sulla città”(1) e firmato dal PdCI, che evidenziava due casi di speculazione e conflitto di interessi: il nuovo tribunale e il nuovo teatro comunale. 
 
Del teatro bisogna ricordare la lotta dei lavoratori lasciati senza salario e senza lavoro da un imprenditore, Giuseppe Coccimiglio titolare della COGI. Un personaggio, diciamo così, di dubbia onestà tanto da essere poi arrestato nel 2008 per bancarotta. 

Del nuovo tribunale si possono vedere i risultati: una struttura enorme e “inquietante”, una viabilità a dir poco stravagante, una costruzione che, letteralmente, fa acqua (visto anche la vicinanza ai fiumi Retrone e Bacchiglione con relativo rischio di allagamento). Quanti milioni di euro sono stati buttati via? E a chi sono andati? Qualcuno ha pagato o sono stati sempre e solo i cittadini? Il volantino del 2003 faceva nomi e cognomi. Ma nessuno si è mosso neppure per verificare quanto succedeva e il tribunale è là, enorme e minaccioso.

E, poi, a Vicenza c'è la nuova base americana al Dal Molin rifiutata da gran parte della popolazione ma imposta dall'alto e, “molto probabilmente” (è un eufemismo) responsabile degli allagamenti che si ripetono nel territorio. E ci sono le nuove prospettate costruzioni di centri commerciali e palazzi residenziali quando sono tantissime le abitazione non utilizzate e le strutture commerciali vuote. Evidentemente a qualcuno conviene. Forse anche qui a Vicenza ci sono i Nottola della situazione. 
 
A vedere il film di Rosi e ripensare a quanto successo nel nostro paese cresce lo sconforto di constatare come i cambiamenti ci siano stati ma in peggio. Non c'è stato nessun progresso. In prativa si è “industrializzata” la speculazione. È diventata una cosa “normale”. E adesso, possiamo fare qualcosa? Possiamo  cambiare questo stato di cose? Si, se si darà forza e consenso agli ormai pochi “De Vita” che ancora resistono e denunciano le malefatte dei vari “Nottola” e dei politicanti che li sostengono.

Non lasciamo solo chi ha ancora la passione, la voglia e la necessità di lottare. (1)
LE MANI 
SULLA CITTà

“affare” Nuovo Tribunale – Area “ex Cotorossi”

Di chi è l’area dell’ex Cotorossi ?  Della FINVI (gruppo Fininvest)
Chi è il padrone della Fininvest ?  Silvio Berlusconi
Chi dà al Comune il finanziamento necessario?  Il Governo
Chi è il Capo del Governo ?  Silvio Berlusconi

NOI ABBIAMO IL “LEGITTIMO SOSPETTO” CHE QUESTO “AFFARE” NASCONDA UN GRAVE CONFLITTO DI INTERESSI.
 “Affare” Teatro – PP4 (Area “Pomari”)
Si vuole costruire il nuovo teatro (con un costo iniziale di oltre 25.000.000 euro e un costo di gestione di circa 2.000.000 euro!) su un terreno in parte di proprietà privata. In cambio, l’attuale giunta “promette” al privato in questione il permesso di costruire in altre aree (come l’area dei Pomari) stipulando accordi “capestro” vincolanti per l’Amministrazione Pubblica (attuale e futura)
per vicenza ALTRE SONO LE PRIORITà: dal problema delle fognature a quello della Casa (a Vicenza più di 2000 appartamenti sono vuoti mentre affitti e prezzi di acquisto sono alle stelle); dai Servizi Pubblici e Sociali (che devono essere funzionanti ed efficienti) alla Riqualificazione Urbanistica della Città; dal grave problema di un  Inquinamento che ha superato i livelli di guardia (e che è pericoloso per la salute dei cittadini) a una Viabilità sempre più caotica, ingestibile, pericolosa . . .
NOI ABBIAMO LA CERTEZZA CHE UNA GIUNTA DEMOCRATICA NON POSSA COMANDARE FAVORENDO SOPRATTUTTO I PRIVATI: DEVE GOVERNARE PER IL BENE DI TUTTI I CITTADINI. 
VOGLIAMO UN SINDACO CHE sappia garantire i DIRITTI di TUTTI E NON i PRIVILEGI di POCHI: VOTIAMO PER UNA CITTà MIGLIORE
Partito dei Comunisti Italiani
Federazione di Vicenza

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Commenti

Inviato Venerdi 30 Agosto 2013 alle 08:29

Ma non sono quasi sei anni che Vicenza è diciamo in qualche modo amministrata da un Sindaco di sinistra con l'appoggio dei partiti di sinistra. che ricordano sempre >Berlusconi, che Dio glielo conservi, perché, altrimenti, non saprebbero che dire dato che per loro la politica è solo essere contro e sono sempre senza vere proposte. L'Unione Sovietica e altri paesi hanno ben subito il comunismo che ancora piace agli amanti dell'antiquariato. Il mondo è cambiato e la storia ha decretato la fine di quella prospettiva politica, facciamocene una ragione.
Inviato Sabato 31 Agosto 2013 alle 09:21

Kairos non meriti neanche risposta, qui si parla di speculazione edilizia e politici corrotti senza riferimento al colore politico. Comunque se vuoi ti elencho le malefatte del sig. B.
Nell'alto vicentino la speculazione ha ridotto il territorio in un unico capannone, ormai la zona industriale come estensione è grande quanto la città di Schio. Continuano a costruire strade e enormi rotonde, l'ultima strada, a sud della zona industriale, ha distrutto una necropoli romana. E l'ospedale? Che dire dell'ospedale nuovo. Ultimo lembo di terra sottratto alla popolazione, popolazione con un tasso altissimo di cancro alla tiroide e al fegato, popolazione che vive respirando le polveri sparate da un inceneritore che lavora a ciclo continuo, giorno e notte. Sarà per quello che hanno costruito il nuovo ospedale con meno letti e meno personale? In città un affitto di un mini appartamento gira intorno ai 500? e se giri per il centro sono più le case sfitte e in vendita che quelle abitate, le case popolari non ci sono più o i vari enti le stanno vendendo. Come al solito chi ci rimette è l'operaio che con i suoi 1.000 - 1.100 ? al mese deve barcamenarsi per sopravvivere. La disoccupazione è aumentata in modo esponenziale e i sussidi del comunali sono sempre più cospicui, ma si pensa solo a costruire case su case, strade su strade. Per chi lo fanno? Sicuramente non per agevolare la vita del cittadino, visto la devastante situazione in cui siamo, lo fanno per i soliti architetti, le solite aziende legate a qualche politico, lo fanno per i soldi, in barba al cittadino che crede di metterci meno tempo per andare da Schio alla zona industriale.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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