Le ipocrisie e i distinguo della Moretti su tangentopoli veneta
Venerdi 6 Giugno 2014 alle 00:12 | 1 commenti
 
				
		Ho appena letto un paio di frasi pronunciate dalla neo parlamentare europea Alessandra Moretti (nella foto in un dibattito con Galan organizzato da VicenzaPiù, ndr) durante la trasmissione "Otto e mezzo" de La7: "Mai avuto dubbi sul sindaco di non vedo sostanziale differenza Venezia e non abbiamo dubbi oggi sull'amministrazione della città . Le responsabilità vanno distinte, il sindaco Orsoni è accusato di finanziamento illecito mentre a Galan si contesta un vero e proprio sistema".
E poi: "Sono accuse enormi se è vero che in Veneto c'era un sistema di  collusione è giusto che chi ne era coinvolto paghi, per fortuna c'è una  nuova generazione in politica che può riconquistare la fiducia dei  cittadini".
Sinceramente non capisco due cose. 
La prima è che non  vedo sostanziale differenza tra i reati contestati a Orsoni e Galan (e io odio le ipocrisie e i distinguo tra due comportamenti, per me, molto simili che si basano sulle posizioni politiche dei protagonisti dello scandalo Mose). Non vedo sostanziale differenza tra finanziamento illecito e un vero e proprio sistema (di corruzione).  Il risultato finale è che, se confermate le accuse, entrambi hanno  ricevuto soldi e che hanno, così, contribuito a far lievitare i costi  del Mose. Costi pagati dai contribuenti onesti. 
La seconda è che  vorrei mi si spiegasse quale sarebbe la nuova generazione che fa  politica? È, forse, una questione anagrafica? Conosco tanti anziani  integerrimi e altrettanti giovani rampanti poco raccomandabili. Vorrei  si spiegasse bene se la "nuova generazione" sia quella arrogante e  supponente che osanna il vincitore Renzi magari cambiando idea più per  convenienza che per convinzione. Mi sembra di ricordare (ma la memoria  può giocarmi qualche scherzo) che, durante la recente campagna  elettorale per le europee, la capolista PD per il Nord-Est ha  partecipato a una iniziativa elettorale promossa dal presidente della  Maltauro. E che questo avveniva mentre Enrico Maltauro veniva arrestato  per lo scandalo legato all'Expo. Una partecipazione lecita, per carità,  ma forse leggermente "inopportuna".  
È forse questo il "nuovo che avanza"?
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Certo è la solita doppia morale, che la sinistra coltiva da sempre: indulge verso i propri e condanna gli avversari.