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Le innovazioni rivoluzionarie dei primi 10 anni: Apple, Ryanair, Nescafé, Facebook e Wikipedia

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 2 Gennaio 2011 alle 10:50 | 0 commenti

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Pubblichiamo di seguito uno studio condotto attraverso un monitoraggio di 500 siti internet e blog italiani e dei principali social network per sondare il giudizio sui marchi più rivoluzionari degli ultimi 10 anni, che hanno rivoluzionato lo stile di vita degli italiani nei vari ambiti, dall'alimentazione alla cultura e divertimento. Tra i primi posti Apple, Ryanair, Nescafé (che ha portato in Italia il brunch), Facebook e Wikipedia.

Meta Comunicazione - Dall'alimentazione alla tecnologia, dal divertimento all'informazione: tutte le grandi innovazioni che, dal 2000, hanno cambiato lo stile di vita degli italiani

Dal tanto temuto avvento del terzo millennio sembrano passati secoli, proprio perché in questi primi dieci anni sono innumerevoli i cambiamenti, le innovazioni, vere e proprie rivoluzioni che hanno modificato drasticamente il modo di vivere degli Italiani. E se a primeggiare è sicuramente la tecnologia (89%) che ha subito incessanti trasformazioni anno dopo anno, non mancano brand e marchi che hanno saputo modificare lo stile di vita anche in settori come l'alimentazione e la gastronomia (75%), il mondo del divertimento e del tempo libero (67%), la moda (63%) e, infine, il modo di informarsi, conoscere e apprendere (61%). Ma quali sono i meccanismi per cui un brand è diventato capace di aver rivoluzionato un decennio? Secondo gli italiani, più che l'imporsi come status symbol (58%), è stata fondamentale la forza con cui ha mutato il proprio stile di vita (65%), rendendola più facile e comoda (56%) e fornendo alternative divertenti e mai viste prima (52%). Per il 75% degli italiani, infatti, i marchi che hanno saputo rinnovare sono garanzia di continuo cambiamento anche in futuro perché testimoniano una propensione alla novità e al "domani" (81%) che include non solo nuovi prodotti ma veri e propri stili di vita innovativi (67%). Ma quali sono i brand più rivoluzionari? Nella speciale classifica ecco spiccare la Apple, grazie all'iPod, all'iPhone e all'iPad; la Ryanair con i suoi viaggi low-cost; il Nescafé con il food-fenomeno brunch; Facebook, il re dei social network e Wikipedia, l'enciclopedia libera online.

È quanto emerge da uno studio di "Meta Comunicazione" condotto attraverso un monitoraggio di 500 siti internet e blog italiani e dei principali social network per sondare il giudizio sui marchi più rivoluzionari degli ultimi 10 anni.

Protagonista assoluta la tecnologia: dal mondo Apple alla rinascita della radio con Tivoli Audio sino al successo del 3D al cinema con Avatar

A distinguersi come il settore con le maggiori innovazioni e rivoluzioni è certamente la tecnologia. Protagonista indiscussa la Apple che, sin dall'avvento sul mercato internazionale il 21 ottobre 2001 del primo iPod, il lettore di musica digitale basato su hard disk e memoria flash, ha mutato l'approccio alla tecnologia. Un successo costruito negli anni con nuove generazioni di iPod e con l'iPhone, lo smart-phone per eccellenza, e con l'ultimo ritrovato della azienda di Cupertino (California), l'iPad.

Innumerevoli le novità tecnologiche dei primi dieci anni del nuovo secolo che, grazie al WiFi, al GPS o al 3D impostosi al cinema con il kolossal di James Cameron Avatar, hanno drasticamente cambiato la vita quotidiana degli italiani. Ma la tecnologia ha riportato in vita anche prodotti apparentemente finiti nel dimenticatoio: è il caso della radio che, per merito del design accattivante e del suono ultrafedele della "Model One" della Tivoli Audio dell'italo-americano Tom De Vesto, ha riscoperto una nuova giovinezza a partire dal 2000, con milioni di imitazioni in tutto il mondo e un trionfo inimmaginabile solo qualche anno addietro.

Il brunch con Nescafè ha cambiato la domenica degli italiani, mentre l'energy drink della Red Bull e il commercio equo-solidale di FairTrade hanno imposto nuovi stili di vita

Anche l'alimentazione e il modo di consumare i cibi ha subito un drastico cambiamento negli ultimi dieci anni. A partire dal brunch, il food-fenomeno che, sbarcato a Milano nei primi anni '90 grazie all'intuizione di Nescafé, emblema del caffè lungo, ha conquistato l'intera Italia, imponendosi come il nuovo modo di mangiare della domenica e non solo, ed entrando persino nelle case degli italiani. A testimoniarlo anche l'ultimo libro dal titolo "Storie di brunch" del giovane chef Simone Rugiati che racconta il suo viaggio all'interno delle comitive e delle famiglie che, ognuna con il suo stile di vita, fa del brunch un punto di riferimento sulla propria tavola.

È austriaca, invece, l'altra bevanda che ha fatto breccia nel cuore e nel gusto italico: si tratta della Red Bull, l'energy drink che ha sposato il proprio brand al mondo degli sport estremi (windsurfing, basejumping, snowboarding) e delle auto da corsa (in Formula1 ben due scuderie a suo nome) creando un nuovo stile di vita basato sul suo claim "ti mette le ali". Ultima rivoluzione gastronomica è quella del commercio equo e solidale che, a piccoli passi, ha trovato spazio anche nella grande distribuzione italiana, facendosi conoscere al grande pubblico. Un nome su tutti: FairTrade.

Le informazioni si cercano su Wikipedia mentre si comunica con gli amici tramite Facebook. Intanto spopolano i reality della Endemol e la Tv diventa HD con Sky

Rivoluzioni anche nell'informazione e nell'industria dell'intrattenimento. Nata il 15 gennaio 2001, Wikipedia, l'enciclopedia multilingue collaborativa, online e gratuita, è diventata il punto di riferimento per tutti i naviganti che hanno abbandonato negli anni le polverose e mastodontiche enciclopedie, lasciate a far "libreria" sugli scaffali. Con una media di 60 milioni di accessi al giorno, più di 10 milioni di voci, 34 milioni di pagine e con la sua filosofia di "pubblicazione aperta a tutti" si è imposto come uno dei dieci siti più visitati al mondo. Viaggia sempre sul World Wide Web il fenomeno d'intrattenimento del momento, il social network per antonomasia, ovvero Facebook, capace di attirare l'attenzione di giovani e adulti. Creatura del 19enne studente di Harvard Mark Zuckerberg, dalla metà degli anni 2000 è stato in grado di modificare i rapporti interpersonali e di annullare le distanze in maniera immediata con amici e parenti.

Ma i primi dieci anni del XXI secolo sono anche gli anni del boom di un nuovo format televisivo: i reality. Merito soprattutto della Endemol che con i suoi programmi (il Grande Fratello su tutti che proprio in questa edizione spegne le 10 candeline) rivoluziona i palinsesti delle tv italiani. Un ulteriore scossone alla classica tv generalista lo impone il magnate Rupert Murdoch che, dall'estate del 2003 con la pay-tv Sky, offre pacchetti con centinaia di programmi monotematici e porta in Italia l'HD, l'High Definition delle immagini. Un'innovazione nell'approccio al mezzo di comunicazione di massa più amato dagli italiani che inizia a coinvolgere tutti con l'avvento del "digitale terrestre".

Nasce il fast-fashion di H&M, i viaggi sono rigorosamente low-cost dall'avvento di Ryanair e si viaggia in simpatiche auto dalle piccole dimensioni, le Smart

A cambiare drasticamente è anche la moda. Ad innovare in questo settore, dettando il percorso a tutte le aziende concorrenti è la Hennes & Mauritz meglio conosciuta come H&M che, nel 2003, apre il primo negozio in Corso Vittorio Emanuele a Milano. Nasce il fast-fashion, amato anche da star come Madonna che nel 2006 firma una sua linea personale, la "M by Madonna". Oggi l'impero svedese dell'abbigliamento può contare su 2200 punti vendita in 38 paesi, di cui 67 in Italia.

Ma negli anni 2000 prende piede anche un nuovo modo di viaggiare, quello dei voli low-cost che rivoluzionano i cieli con prezzi convenienti e appetibili a tutti. Emblema è la compagnia irlandese Ryanair che, sotto la guida di Michael O'Leary, in meno di dieci anni dal 1999 al 2008, ha subito una crescita esponenziale: dai 5.358.000 a oltre 58 milioni di passeggeri trasportati. Non solo gli aerei ma anche le auto cambiano aspetto: è l'intelligente idea della SMART (acronimo Swatch-Mercedes ART, ma anche parola inglese che significa "scaltro"), una piccola vettura a due posti che ottiene un successo strabiliante soprattutto nei grandi centri come Roma e Milano, ingolfati dal traffico.


LE RIVOLUZIONI DEI PRIMI DIECI ANNI DEL TERZO MILLENNIO


1 APPLE (iPod, iPhone, iPad) 91%
2 RYANAIR 89%
3 NESCAFE' (Brunch) 85%
4 FACEBOOK 83%
5 WIKIPEDIA 80%
6 H&M 78%
7 REDBULL 74%
8 TIVOLI AUDIO (Model One) 69%
9 SKY (Tv e Hd) 67%
10 SMART 63%


*percentuale di risposte affermative alla domanda "Reputi X con i prodotti X un marchio rivoluzionario dei primi dieci anni del 2000?".

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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