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Le imprese Cna bocciano il Sistri, il Sistema di controllo traccibilità rifiuti

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 8 Agosto 2014 alle 10:45 | 0 commenti

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CNA Vicenza - Due. È il voto che, in una scala da uno a dieci, le imprese assegnano al SISTRI, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. È il risultato di una indagine condotta dal Centro Studi CNA. A infliggere la “condanna” un campione altamente rappresentativo di circa 1.700 imprese associate alla Confederazione. 

“La bocciatura del SISTRI è totale. – dichiara Cinzia Fabris, Presidente CNA Vicenza - Gli imprenditori non ne salvano nulla. Aveva l’obiettivo di sostituire il precedente sistema cartaceo con uno strumento più avanzato tecnologicamente, ma i risultati del nostro sondaggio riconfermano l’insoddisfazione degli artigiani verso la funzionalità dei dispositivi e della piattaforma software del sistema”.

Va detto che, per l’82 per cento degli imprenditori coinvolti nella ricerca, la tracciabilità dei rifiuti è un obiettivo irrinunciabile. Purtroppo il Sistri è ritenuto del tutto inadeguato a garantire la tutela dell’ambiente dal 90 per cento delle imprese.

“Il SISTRI, oltre a non fornire vantaggi operativi, è costoso. – continua la Presidente - Quasi tutte le imprese intervistate, infatti, hanno registrato oneri economici aggiuntivi dalla sua introduzione. Ma anche le imprese non obbligate a utilizzare il Sistri ne stanno soffrendo l’onerosità scaricata su  tutto il sistema”.

I prossimi mesi, inoltre, sono segnati da una nuova scadenza importante che metterà a dura prova le imprese: fino al 31 dicembre, infatti, nonostante il SISTRI sia formalmente operativo, è ancora in vita il precedente sistema cartaceo di gestione dei rifiuti che, in questi anni, ha garantito la possibilità di tracciare i rifiuti prodotti dalle imprese. Dal primo gennaio, però, questa fase cosiddetta di “doppio regime” terminerà, e il SISTRI (e le relative sanzioni) rimarrebbe l’unico strumento per tracciare i rifiuti speciali pericolosi.

“Alla luce di questa scadenza – conclude Cinzia Fabris - bisogna necessariamente chiedersi se, a parte i costi e le complicazioni sostenuti dalle imprese, questo sistema sia veramente in grado di rispondere agli obiettivi ambientali e di legalità per cui è stato istituito; in caso contrario, le conseguenze per il Paese sarebbero gravissime, sia per il sistema economico che per la tutela del nostro territorio”.

Leggi tutti gli articoli su: Cna, Rifiuti, Cinzia Fabris, Sistri

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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