Le bombe di Bruxelles fanno inorridire. Come quelle che scoppiano ovunque
Martedi 22 Marzo 2016 alle 13:38 | 0 commenti
«La capitale belga sotto attacco terrorista rivendicato dall'Isis questa mattina. Almeno 26 morti in due attacchi distinti all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles, anche vicino alla sede della Commissione Ue. Due esplosioni all'aeroporto, almeno 11 morti. Le bombe nell'area delle partenze verso gli Stati Uniti. Scalo chiuso, voli deviati su Charleroi. Almeno 15 morti negli attacchi alla metropolitana»: è una sintesi tragica dell'Ansa (segui qui l'evoluzione delle tragiche notizie) su quello che tutti sanno: è in atto nel mondo una serie così numerosa di conflitti e così carica di morti, feriti e distruzioni da far impallidire la seconda guerra mondiale e da far urlare a papa Francesco contro la "terza guerra mondiale".
Saremo subissati di commenti costernati anche e soprattutto da parte di chi tace sugli interessi incoffessabili di tutte (TUTTE) queste guerre ma vi invitiamo a rifettere la facciamo su quanto ha detto in radio un italiano a Bruxelles: «stiamo provando anche noi ora quello che tutti i giorni, in ogni momento provano bambini, uomini e donne che attendono con terrore che gli esploda sulla testa unn bomba in un qualunque angolo della terra».
Cari lettori che state piangendo ora con noi le vittime di Bruxelles, c'è differenza tra le bombe e le armi che uccidono bambini, uomini e donne per il bene secondo alcuni e quelle che uccidono per il male secondo altri?
Bambini, uomini e donne muoiono in ogni caso.
Basta con le parole, basta con le armi!
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