La differenza: VicenzaPiù studia dossier falso su top manager bancario su giornali diretti da Paolo Possamai e Coalizione civica per Vicenza per dossier GdV accusa Rucco, che va alla Polizia postale
Lunedi 21 Maggio 2018 alle 22:21 | 0 commenti
Per la città e la gente e non per chi fa e sfrutta la tecnica del dossieraggio alla Berlusconi, tanto simile a quella attuale contro Rucco, stiamo accelerando, per pubblicarlo a brevissimo, lo studio del contenuto e della nascita di un dossier su un noto top manager bancario, presente in una Procura del Veneto e non nei cassetti di squallidi personaggi para politici che lo hanno affidato alle brame del quotidiano locale. Il dossier, documentale e non da FB, che stiamo per pubblicare, è stato diffuso con qualche, diciamo, leggerezza, sui giornali del nord est del gruppo Repubblica diretti da Paolo Possamai, papà di Giacomo.Â
Questo dossier, costruito ad arte ma con falsità che stiamo facilmente riscontrando, aiuterà i soci a capire qualche cosa in più sulle origini del flop delle due ex Popolari venete.
Intanto, pur pensando, che molti vicentini, e non solo noi, siano stanchi delle polemiche che sono nate in questi giorni dal dossier anonimo (fantastico!) consegnato al GdV e che distraggono (ad arte?) dai reali problemi di Vicenza, pubblichiamo le nuove accuse di Coalizione Civica per Vicenza sperando di poter fare altro da domani pe la città e per la gente, dicevamo.
Letto il titolo "Anche da Rucco i like ai post estremisti" e il contenuto del comunicato di Coalizione Civica per Vicenza, che sostiene Otello Dalla Rosa come candidato sindaco di Vicenza e su cui pubblicheremo un intervento a seguire, Francesco Rucco ci ha preannunciato una "denuncia presso la Polizia postale contro la campagna denigratoria in atto" basata sul dossier anonimo pubblicato dal giornale confindustriale locale.
Ecco la nota di Coalizione Civica per Vicenza e per... Dalla Rosa & c.
Anche da Rucco i like ai post estremisti
"Lo scandalo che sta travolgendo le liste di centrodestra e che è diventato un caso nazionale conosce oggi un nuovo e penoso capitolo: scopriamo che lo stesso Francesco Rucco, candidato sindaco del centrodestra vicentino, ha espresso in più occasioni il suo gradimento a contenuti social di stampo inequivocabilmente neofascista, filonazista e intolleranti in genere. Sieg Heil, croce celtica, foto del Duce, saluti ai "camerati": è un campionario che lascia letteralmente senza parole. O almeno senza parole che non siano di disgusto". La denuncia arriva da Coalizione Civica, una delle liste che sostengono la corsa a sindaco di Otello Dalla Rosa.
Alcuni giorni fa il Giornale di Vicenza ha rivelato i contenuti estremisti condivisi su Facebook da almeno dodici candidati di tre delle liste che sostengono alle prossime elezioni comunali della città il candidato di centrodestra Francesco Rucco, tra cui la stessa lista "Rucco Sindaco", dando il via a un caso che in breve è diventato nazionale, finendo sulle maggiori testate italiane. Oggi Coalizione Civica interviene documentando nuovi episodi: in cui, questa volta, è direttamente coinvolto il candidato Sindaco Rucco.
Sono diversi i casi documentati. "Dopo ciò che ha pubblicato il Giornale di Vicenza - spiegano i rappresentanti di Coalizione Civica - abbiamo visto le dichiarazioni di Forza Nuova sui profili social "ripuliti". Quindi ci siamo imbattuti nelle numerose segnalazioni di un elettore che si autodefinisce moderato di centrodestra, Andrea Lucangeli, che ha fatto notare la presenza di Piero Puschiavo tra i promotori del progetto "civico" di Rucco segnalati sul suo sito, in una pagina che è stata poi rimossa. Puschiavo non è una figura qualsiasi: è lo storico promotore di Veneto Fronte Skineads e attuale presidente dell'organizzazione politica di estrema destra "Progetto nazionale", che peraltro vede almeno un proprio storico appartenente, l'ex presidente vicentino Nicolò Naclerio, candidato in una lista pro Rucco. Abbiamo iniziato a fare autonomamente delle verifiche. Il risultato è stato imbarazzante: ma forse è meglio dire agghiacciante."
"Nella sua attività su Facebook, che sottolineiamo pubblica e sotto gli occhi di tutti, Rucco non si è fatto mancare nulla. Sulla propria bacheca sbeffeggia l'iniziativa della Cgil per il 25 aprile, attirando il commento di Mauro Venzo, pure lui candidato nella lista Rucco Sindaco, che richiama la necessità di usare "l'olio di ricino". E Rucco che fa? Lascia correre, non replica né stigmatizza. Quando Turi Sambo (candidato di Vicenza ai vicentini) lancia nei suoi post il classico grido di battaglia fascista "Boia chi molla" Rucco non fa mancare il suo like e lo stesso accade, in modo inqualificabile, quando il motto è il famigerato "triplo sieg hail", saluto nazista da sempre usato dagli estremisti di tutto il mondo".
"Francesco Rucco - proseguono gli esponenti di Coalizione civica - non si è limitato a guardare, perché il tic del frasario fascista gli è scattato più volte negli auguri a figure come Stefano Boschiero (leader e candidato di Vicenza ai Vicentini) e Domenico Obrietan, a cui Rucco scriveva puntuale un "Auguri Camerata!" in bacheca. Quello che emerge è una legittimazione di un linguaggio politicamente eloquente, e quindi un riconoscimento assolutamente esplicito di un'identità estremista, anche quando sono altri a farla notare. Fino al clamoroso esempio, fino a queste ore presente sulla bacheca di Rucco, di un bel like alla foto del Duce che saluta romanamente: si parla di degrado e un amico applaude a un post di Rucco con un'emblematica foto del Duce accompagnata dalla didascalia "Checco uno di noi", raccogliendo immediatamente il like di ringraziamento da parte del futuro candidato Sindaco."
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