Le 2 mila cartoline su Vicenza di Rossato premiate dal Sindaco con una targa in pietra
Lunedi 7 Ottobre 2013 alle 18:32 | 1 commenti
Comune di Vicenza - Questa mattina il sindaco Achille Variati ha ricevuto il collezionista Antonio Rossato nella Sala degli Stucchi di palazzo Trissino per consegnargli una targa in pietra con dedica raffigurante un arco della serliana, elemento architettonico della Basilica Palladiana. Rossato infatti è stato l'artefice della mostra “Vicenza, pensieri e sogni. Una città in cartolina†ospitata l'anno scorso in Basilica Palladiana con un'esposizione di 700 cartoline storiche della città , tratte dal suo personale archivio composto da quasi 2000 pezzi.
Alcune sue cartoline inoltre sono tuttora esposte nella Basilica di Monte Berico nell'ambito della mostra "Ricordandoti a Monte Berico", ancora visitabile fino a domenica prossima, 13 ottobre; nonché alla mostra fotografica dal titolo “Ieri e oggi. Immagini del quartiere di Trastevere†visitabile a Palazzo Angaran (piazza XX Settembre) fino a sabato 26 ottobre.
“Il ringraziamento da parte dell'amministrazione comunale ad Antonio Rossato – ha dichiarato Variati – è per tutto quanto ha fatto e sta tuttora facendo per l'immagine di Vicenza. La sua è una preziosa collaborazione volta al rilancio turistico della città attraverso l'immagine di com'è oggi e com'era ieri, di come sono oggi e come erano ieri i suoi gioielliâ€.
“È un riconoscimento che porterò con me per sempre – ha risposto Rossato, peraltro nel giorno del suo 73esimo compleanno – dopo 40 anni di collezionismo, con circa 2000 cartoline della città del '900, alcune anche con 115-112 anni. Il momento più alto, unico, l'ho poi vissuto proprio con l'esposizione dell'anno scorso in Basilica Palladiana nell'anno della sua riaperturaâ€.
“È mio interesse e dell'amministrazione – ha infine concluso Variati - valorizzare le grandi passioni e le espressioni artistiche dei nostri artisti locali, che molto spesso, come recita un proverbio, vengono ignorati 'in patria' e ottengono invece riconoscimenti fuori da Vicenza. E sono convinto che il riconoscimento per il loro lavoro e la loro passione debba avvenire anche nella contemporaneità e non solo nella memoria, perchè davvero a Vicenza abbiamo cose e persone straordinarieâ€.
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