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Lavoro, convegno Pd - sindacati: gli interventi del dibattito

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 22 Gennaio 2011 alle 13:53 | 0 commenti

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Partito Democratico - "Il Pd e il lavoro", la discussione al convegno regionale del Pd. A Padova le proposte del Pd sul lavoro. Gli interventi di Colamarco, Viafora, Porto (da sx nella foto d'archivio).
"Ripartire dal lavoro, per farne la bussola per il futuro del paese": è la prospettiva indicata dal segretario regionale del Pd, Rosanna Filippin, ai vertici di Cgil, Cisl e Uil, riuniti a Padova per il convegno regionale sul tema del lavoro promosso al Centro Congressi Papa Luciani.

"Non accettiamo la logica per cui si tifa Marchionne o si tifa Fiom - ha spiegato la Filippin riferendosi al caso Fiat - c'è una ragione di chi è più debole che va difesa per ragioni di equità, ma c'è soprattutto un interesse generale attorno a cui unire tutto il paese, lavoratori e imprese, assieme. E in ogni caso - ha aggiunto il segretario del Pd - l'Italia non si ferma a Torino. E il mondo del lavoro veneto ha problemi diversi da quelli della Fiat".
Tiziano Treu e Paolo Nerozzi, senatori del Pd, hanno riassunto le proposte del Pd: "Bisogna aprire la prospettiva del contratto unico: cioè salario minimo garantito, come nella maggior parte dei paesi europei, e base comune minima di diritti, a partire dall'omogeneità dei contributi pensionistici. Occorre dare regole alla precarietà: i contratti a termine non possono essere tali per sempre, occorre incentivare, anche dal punto di vista fiscale, la stabilizzazione dei rapporti e l'investimento sull'occupazione. Il punto vero è che l'attenzione del Governo verso questi temi, su cui il Pd ha una proposta organica, è nulla".
Emilio Viafora, segretario regionale della Cgil, ha fatto appello ad un'azione comune per uscire dalla crisi: "Tutti i paesi del mondo colpiti dalla crisi, anche quelli di tradizione liberale, hanno varato piani importanti di stimolo pubblico all'economia. Solo in Italia si fa finta che questo rappresenti un ritorno all'epoca superata delle partecipazioni statali e delle nazionalizzazioni. Questo è il nodo anche a livello regionale, dove i tagli al bilancio della Regione Veneto sono così netti che congelano il concetto stesso di bilancio e di politica economica".
Franca Porto, segretario regionale della Cisl, ha fatto un appello al Pd: "Ringrazio il Pd per lo sforzo di unire voci che a volte sono in disaccordo. Ma mi auguro che riesca a trovare la forza di proporsi come alternativa di governo capace di raccogliere il consenso del paese e del mondo del lavoro". Sul tema del lavoro, secondo la Porto, una è la priorità: "In Italia, ma soprattutto in Veneto, la priorità è difendere il manifatturiero. La ricchezza non la produce solo l'industria, ma senza l'industria un paese non ha prospettive di sviluppo. Il caso Fiat - secondo la Porto - non cambia molto per il Veneto, perché qui le pause brevi previste dall'accordo di Mirafiori non sono mai state una realtà per le aziende venete. Occorre unire la difesa dei diritti e il senso della responsabilità. Alle aziende venete chiedo di raccogliere la sfida di una contrattazione integrativa rispetto al quadro nazionale azienda per azienda. Non ci sarà mai una ripresa che porti le cose a come erano prima della crisi, perché il mondo è cambiato. E occorre agire per costruirne uno nuovo".
Gerardo Colamarco, segretario regionale della Uil, ha rivolto un appello alle altre forze sindacali: "Spero che nuove regole sulla rappresentanza non nascano da un progetto del Governo, ma da una proposta condivisa tra Cgil, Cisl e Uil. E spero che lo stesso sforzo unitario si realizzi in Veneto, per indicare alternative credibili alle scelte di Luca Zaia sul bilancio: a partire dal taglio dei molti sprechi annidati nell'organizzazione del sistema sanitario regionale".
Il Senatore Felice Casson, concludendo i lavori del convegno, è tornato sull'importanza di "unire in un progetto per il paese le ragioni del lavoro e quelle dell'impresa" e il compito del PD è "offrire al paese idee concrete che nascano dall'ascolto dei cittadini, delle categorie, dei territori". E sulla proposta del Pd in materia di rappresentanza sindacale, Casson ha aggiunto: "L'innovazione delle relazioni industriali e sindacali è un tema cruciale: dobbiamo raccogliere la sfida, ma coniugando l'innovazione con il sistema delle garanzie previsto dalla Costituzione. Quanto previsto dall'art. 39 della Costituzione sulla rappresentanza sindacale è rimasto ancora oggi inapplicato. Bisogna unire libertà sindacale e regolazione degli accordi con validità erga omnes. Il Pd presenterà alle forze sindacali la sua proposta. Ma accanto alle regole, quello che va superato è la mancanza della politica, che riguarda la politica industriale, del tutto assente da parte del Governo, e tanti altri settori della vita sociale". E questo, secondo Casson, riguarda anche il Pd: "Non diventeremo forza di governo grazie ai processi a Berlusconi sul caso Ruby, ma per le idee che sapremo proporre agli italiani".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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