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Lavoro, Bergamin: dopo Mcs attenzione all'indotto del tessile e al Made in Italy

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 1 Agosto 2013 alle 17:34 | 0 commenti

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Marina Bergamin segretaria generale CGIL Vicenza - "La trattativa Mcs è stata lunga e complicata. Non indolore dal punto di vista occupazionale, anche se si sono adottati efficacemente tutti gli ammortizzatori sociali che sosterranno lavoratrici e lavoratori nel tempo. Speriamo che altrettanto sia possibile fare con l'indotto di Mcs, quel lavoro distribuito nel territorio, silenzioso e meno protetto ma non meno importante, che dobbiamo tenere a mente.

Quello che non deve chiudersi, con la trattativa, è invece l'attenzione sul complesso delle aziende dell'abbigliamento e comunque del Made in Italy presenti sul nostro territorio. Non attendiamo il prossimo caso e proviamo ad anticipare e a cercare soluzioni ai problemi 'oggettivi', fatto salvo l'impegno delle imprese -che deve essere massimo- ad assumersi una responsabilità sociale verso le comunità in cui vivono, anche riducendo i loro margini di profitto per tutelare il lavoro.

Era quanto qualcuno aveva provato a dire a Renzo Rosso e noi rinnoviamo l'appello agli imprenditori che possono di farsi promotori di politiche e sostegni per tutta la filiera, in questo caso dell'abbigliamento, ma potremmo parlare di meccanico, orafo, concia.... Ci sono aziende in difficoltà che meritano di essere salvate, e il sistema del credito ma anche il sistema delle imprese nel suo complesso, non può stare a guardare.

Conosciamo bene per primi e denunciamo le difficoltà, le contraddizioni e le inefficienze del nostro Paese e della politica. Sappiamo dei limiti oggettivi delle Istituzioni. E tuttavia sta in capo a tutti questi soggetti, sindacato incluso, provare ad accompagnare la nostra economia fuori dal guado. Nel caso Mcs (ma quanti altri casi in Provincia e senza il clamore?) i dipendenti hanno fatto e faranno loro parte".

Leggi tutti gli articoli su: cgil, Marina Bergamin, Made in Italy, M.C.S.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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