Quotidiano | Categorie: Sindacati

Lavoratori dell'Alcoa in sciopero

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 26 Novembre 2009 alle 18:32 | non commentabile

Federazione della Sinistra

Oggi i lavoratori dell'Alcoa, azienda dell'alluminio la
cui chiusura è stata decisa in USA, sono a Roma per
rivendicare il primo diritto costituzionale al lavoro. La
cronaca ci informa che ci sono stati tafferugli con la
polizia e che un lavoratore è svenuto, colpito da una
manganellata. Noi comunisti esprimiamo la nostra ferma,
totale e completa solidarietà ai lavoratori dell'Alcoa e
a tutti quelli che stanno lottando in difesa dei posti di
lavoro. La nostra è una solidarietà senza se e senza ma.
Non è possibile, in un paese democratico, quale è (o
era) l'Italia, che la crisi venga pagata soprattutto da
chi lavora e non da chi l'ha provocata. Riteniamo che sia
indegno anche solo tentare di reprimere con la forza la
giusta protesta di chi sta difendendo il diritto al lavoro
e, con esso, la Costituzione e la democrazia del Paese. La
crisi non si risolve con la diminuzione dell'occupazione e
la distruzione dei posti di lavoro. In questa maniera si
aggravano solo le prospettive di vita di ogni cittadino e si
distruggono le condizioni per la ripresa economica e
industriale del paese. I lavoratori dell'Alcoa, come
quelli che stanno lottando in ogni parte d'Italia, non
chiedono né assistenza né elemosine. Chiedono unicamente
di poter lavorare ed esigono che siano i padroni, una volta
tanto, a fare qualche sacrificio. Non possiamo più
permettere di garantire profitti a chi è stato ed è
complice della crisi e licenziare chi vuole lavorare. Siamo
convinti che la prima emergenza in Italia sia il lavoro e
non il salvataggio di Berlusconi dai processi e da eventuali
condanne. Non è più tempo di bizantinismi né di
ambiguità o sottili distinguo. Noi comunisti siamo, come
sempre, dalla parte di chi lotta e chiediamo con tutta la
nostra forza che venga data, a chi chiede con dignità di
potersi guadagnare il proprio futuro, l'unica risposta
seria e concreta: il mantenimento del posto di lavoro. Il
lavoro e i lavoratori devono tornare ad essere al centro
dell'azione politica delle forze democratiche del nostro
paese. Per questo il 5 dicembre manifesteremo a Roma con i
simboli del lavoro, i nostri simboli.
Ora e sempre dalla parte dei lavoratori!

Federazione della sinistra - coordinamento PdCI-PRC della
provincia di Vicenza

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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