Lavoratori De Boni non pagati, Langella: solidarietà a chi lotti per i diritti dei lavoratori
Domenica 6 Maggio 2012 alle 13:20 | 0 commenti
Giorgio Langella, Segretario provinciale PdCI FdS di Vicenza - Gli ex dipendenti della De Boni Trasporti stanno lottando perché sono senza stipendio da mesi (foto dei dipendenti, ndr). Stanno protestando per un loro sacrosanto diritto. Non chiedono la luna, non pretendono di ottenere chissà che cosa. Vogliono solo essere pagati per il lavoro svolto. Ieri al convegno sul lavoro promosso dal PRC-FdS vicentino un lavoratore della De Boni Trasporti ha spiegato le ragioni della protesta.
L'ha fatto in maniera assolutamente civile ma ferma e determinata. Ha parlato e ha spiegato che continueranno la lotta fino ad ottenere quello di cui hanno diritto. Ha chiesto solidarietà da parte di tutte le forze politiche e sindacali.
Un aiuto concreto per ottenere quello che è un normale diritto.
Naturalmente ai lavoratori della De Boni Trasporti va la nostra solidarietà e il nostro appoggio. Ma non basta. C'è bisogno di più. Di una mobilitazione e di prese di posizione chiare e inequivocabili. Se le organizzazioni politiche lasciano soli questi lavoratori sarà una sconfitta per tutti.
I lavoratori che hanno presidiato (e che continueranno a presidiare) la casa e l'ufficio di Massimo Dal Maso (titolare dell'azienda) sono stati denunciati. Partiamo da questo. Diciamo con chiarezza che questa denuncia è ingiusta. Com'è mai possibile che siano denunciati lavoratori che sono stati "presi in giro" (come si legge in un cartello scritto da loro stessi) da un imprenditore per il quale è "normale" non pagare il dovuto? Chi è da perseguire?
Il caso della De Boni Trasporti ha molte analogie con la vertenza dei lavoratori che stavano costruendo il nuovo teatro comunale di Vicenza. Qualcuno si ricorda di quella lotta? Era l'inverno del 2005. Anche allora i lavoratori non venivano pagati (dal titolare della CO.GI. spa, tale Coccimiglio, poi arrestato per bancarotta fraudolenta nel gennaio del 2008), un presidio durato mesi, una lotta lunga che portò risultati importanti per i lavoratori. All'epoca ci fu un movimento di solidarietà ampio che usufruì di una vasta e completa informazione. Ci furono prese di posizione importanti anche da parte delle Istituzioni. Vogliamo ricordare il comunicato promosso dal consigliere provinciale del PdCI e firmato dalla maggioranza dei consiglieri provinciali di opposizione e maggioranza. Quella solidarietà permise ai lavoratori (anche loro pochi, inizialmente isolati e di nazionalità "straniera") di vincere nella loro battaglia.
Così deve avvenire anche oggi. Dobbiamo costruire un movimento di appoggio alla lotta in corso. Una solidarietà diffusa. Per questo è necessario che ogni organizzazione politica prenda posizione in maniera inequivocabile.
La lotta dei lavoratori della De Boni Trasporti è molto importante. Molto più importante della "negata concessione" della sala delle Opere Sociali (di fronte al Vescovado) al convegno sulla sicurezza internazionale promosso dall'Associazione 11 settembre. "Negata concessione" da parte della Curia vicentina, che riempie pagine e pagine di giornale con polemiche pretestuose.
La lotta degli ex dipendenti della De Boni Trasporti è infinitamente più importante ed è fondamentale dare a questi lavoratori il massimo appoggio e una solidarietà che non sia solo di facciata. È una questione di democrazia e diritto. Non tacere significa non accettare di sottomettersi al volere e alla "furbizia" di qualche imprenditore più o meno serio. Anche questa è "la questione morale".
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