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Latterie Vicentine, Bizzotto: Stato primo evasore nei confronti delle nostre imprese

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 10 Marzo 2012 alle 11:57 | 0 commenti

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Mara Bizzotto, Lega Nord  -  "Quello delle Latterie Vicentine è soltanto uno delle migliaia di casi che vedono le nostre aziende costrette a combattere contro una vera e propria evasione statale. Il caso delle Latterie Vicentine è emblematico di un'assurdità tutta italiana: ormai le nostre imprese non vanno in difficoltà per i debiti, ma per i crediti che non riescono a riscuotere dallo Stato. E tutto ciò è assolutamente inaccettabile in un Paese che voglia definirsi civile!"

Il caso delle Latterie Vicentine sbarca a Bruxelles. A portarlo è l'europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, che ha presentato un'interrogazione alla Commissione Europea sulla vicenda di questa nota società vicentina che raggruppa circa 400 aziende agricole locali e che produce 3.300 tonnellate di latte al giorno, alla quale lo Stato deve la bellezza di 8 milioni di euro in rimborsi IVA. "Quando un'impresa si dimentica una fattura viene subito messa in croce, ma se è lo Stato ad essere insolvente nessuno mena scandalo -denuncia l'On. Bizzotto- 8 milioni di mancati rimborsi Iva dallo Stato sono una cifra enorme che può mettere in difficoltà anche un'azienda ben avviata come le Latterie Vicentine, che nel 2010 ha prodotto un fatturato di 73 milioni di euro. Il caso dell'azienda vicentina è solo un esempio per dar voce alle migliaia di imprese venete ed italiane che nel nostro Paese aspettano dallo Stato pagamenti per un ammontare complessivo di oltre 70 miliardi di euro - dichiara l'On. Bizzotto - Sul caso specifico, sarebbe sufficiente che lo Stato facesse la sua parte e pagasse i circa 500mila euro al mese che deve alle Latterie Vicentine in rimborsi Iva, ma evidentemente questo Stato così cattivo ed inflessibile nel recuperare le proprie spettanze, diventa clamorosamente lento e distratto quando deve pagare i propri debiti. Le parti ormai si sono invertite: sono le aziende che devono combattere contro quella che potremmo definire una 'evasione statale' - conclude la Bizzotto - Altro che incolpare le imprese e strangolarle con le cartelle di Equitalia! Lo Stato Italiano dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio, ed invece è il peggior pagatore d'Europa ed il primo a non saldare i propri debiti, mettendo purtroppo in difficoltà migliaia di imprese e di onesti lavoratori".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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