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Categorie: Immigrazione
L'atmosfera vitale nell'ultimo incontro per le elezioni degli immigrati. E Variati ascolta
Mercoledi 10 Febbraio 2016 alle 23:44 | 0 commenti
L'incontro era in vista di una tornata elettorale. Se ne sono fatti tanti in passato nella sala principale di villa Lattes di appuntamenti prima delle elezioni italiane. Ma questa volta l'atmosfera è diversa. Non solo perchè all'interno ci sono quasi venti Paesi rappresentati, che fa svanire in un attimo i ricordi dei lustrini dell'Expo di Milano. L'atmosfera differente si percepisce fin dall'ingresso dagli sguardi entusiasti e vitali dei presenti.Â
E chi non è presente come i cinesi (di cui abbiamo già scritto a riguardo), o gli americani, chiusi dietro il loro filo spinato, o ancora gli italiani, magari a casa davanti alla tv per non perdersi Sanremo, non può che rammaricarsene.
Sì, perchè nell'ultimo incontro elettorale organizzato la sera del 10 febbraio prima delle elezioni per il primo Consiglio degli Stranieri di Vicenza di domenica 14 febbraio, si sono susseguiti un intervento appassionato dietro l'altro, con una desiderio di partecipazione finora represso che si è sprigionato in tutta la voglia di condivisione di un momento di vita pubblica, nella propria città e Nazione.
Un entusiasmo spesso mancato a tanti politici italiani nelle elezioni degli ultimi anni. Â
Prima degli interventi, però, l'introduzione e la spiegazione di Isabella Sala, arrivata quasi alla fine di un lungo percorso insieme a tutta la squadra elettorale, su modalità , luoghi per votare e come è composta la scheda elettorale preparata dalla ragazze del servizio civile nel Comune di Vicenza: spazio per due preferenze e rispetto della parità di genere, femmina e maschio, o maschio e femmina.
Oltre a Sala e erano presenti la collega Annamaria Cordova, i consiglieri comunali Renato Vivian e Walter Bettiato Fava del Partito Democratico, ma soprattutto il sindaco Achille Variati, appena tornato da Roma, che non ha voluto mancare all'appuntamento, al quale ha assistito seduto in mezzo al pubblico di immigrati che ha affollato la sala.Â
E Variati per tutta la sera ha ascoltato.Â
Dalle parole di Bade, una donna rom che proviene dal Kosovo:Â
"Vogliamo mostrare le cose più belle di noi, non solo quelle cattive che riguardano gli immigrati, per far vedere chi siamo veramente".
Oppure Gentian, che assomiglia a Roberto Benigni, e proveniene dall'Albania:
"Io sono un cittadino come voi e voglio rendere vivibile ancora meglio la città di Vicenza, ognuno di noi ha qualcosa dare: dobbiamo rompere il muro che divide le persone di origini diverse, l'Italia secondo me è il paese più accogliente del mondo".
Poi c'è Niang, senegalese:
"Questa opportunità è un atto di democrazia che abbiamo, dobbiamo dimostrare di essere all'altezza. A volte è più facile lavorare con gli italiani che con gli immigrati, perchè a volte siamo molto litigiosi: è un'opportunità utile anche per essere uniti tra di noi. Noi abbiamo ricevuto molto da questa città e ora dobbiamo dare qualcosa in cambio".Â
Ma ci sono anche i giovani diciottenni o ventenni, Patrick, Sinisa, Arols:Â
"La città di Vicenza non vogliamo cambiarla, ma migliorarla. Chi vincerà permetta di collaborare a tutte le altre liste, perchè così vinceremo insieme".
In tanti sono scettici sul Consiglio degli Stranieri. Ma uscendo dalla sala che ha ospitato l'incontro elettorale con gli immigrati il pensiero che ci gira in testa è uno solo.Â
Da lunedì, il giorno dopo le elezioni, la città di Vicenza non potrà che essere più vitale.
E migliore.Â
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