Aduc: l'aria di Vicenza ammala anche i Babbi Natale
Lunedi 21 Dicembre 2015 alle 15:15 | 0 commenti
Riceviamo da Maria Grazia Lucchiari, delegata Aduc per il Veneto, e pubblichiamo
Da 25 giorni, incessantemente, le polveri nell'aria di Vicenza registrano un picco costante che supera anche più del doppio il limite posto a tutela della salute umana (50mg). In questi giorni sarebbe dovuta giungere alla popolazione esposta la seguente raccomandazione del Sindaco e della Asl: "Si consiglia ai soggetti particolarmente sensibili di programmare eventuali attività sportive all´aperto nelle ore in cui i livelli di inquinamento sono inferiori, ovvero fra le ore 12 e le 18.Arieggiare gli ambienti chiusi negli stessi orari". Invece, addirittura, sabato scorso il Comune ha organizzato la Corsa dei Babbi Natale: oltre 2000 persone di corsa in una città con 108 microgrammi di polveri per metro cubo d'aria. Fare sport aerobico migliora la salute di cuore e polmoni, ma non in giornate in cui il rischio per la salute aumenta e le autorità sanitarie dovrebbero consigliare la popolazione di adottare precauzioni per ridurre la propria esposizione. Se si fa jogging è preferibile correre col brutto tempo perché la concentrazione di inquinanti nell'aria è più bassa. Meglio ancora se ci si allontana dalla città per una passeggiata in zone montane dove c'è aria più pulita. L'inquinamento dell'aria colpisce soprattutto i più piccoli (allergie, asma e infezioni alle vie respiratorie) e gli anziani, con un aumento del rischio di patologie cardiache e della circolazione. Ed è davvero un paradosso che la marcia dei Babbi Natale sia organizzata a scopo benefico per i bambini cardiopatici. Precisiamo che Vicenza ha un'aria che ammala: ha toccato il record in Veneto con 101 giorni di superamento dei limiti sanitari, contro i 35 giorni concessi dalla legge per un anno. Un record negativo che supera città come Torino e Milano.
E il 2015 non è ancora terminato.
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