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L'archivio fotografico Vajenti donato alla Biblioteca Civica Bertoliana

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 17 Gennaio 2014 alle 18:45 | 0 commenti

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Comune di Vicenza  -  L'Associazione "Fondazione Vajenti" ha concordato con il Comune di Vicenza e la Biblioteca Civica Bertoliana la donazione dell'archivio fotografico dello storico "Studio Vajenti" che opera in città dal 1901. La raccolta documenta eventi che riguardano la città e la provincia fin dai primi del '900 ed è valutata in circa 500 mila immagini prodotte su commissione della pubblica amministrazione e della stampa locale.

Inoltre lo studio fotografico Vajenti esercitò la propria attività nei settori industriale e commerciale oltre che in quelli della ritrattistica e della paesaggistica. Pertanto l'archivio, che verrà conservato dalla Biblioteca Civica Bertoliana, offre documenti relativi alla storia della città e della provincia, all'arte locale, all'economia e all'evoluzione sociale del territorio.
Considerato il valore informativo della ricca raccolta, che merita quindi di essere tutelata e fruita, Carlo Vajenti, presidente dell'Associazione, ha ritenuto di concordarne la donazione alla Bertoliana, quindi al Comune di Vicenza, pur mantenendone per il momento la gestione.
La Fondazione continuerà dunque a gestire i documenti come previsto dalla convenzione che è stata firmata oggi in sala Chiesa a palazzo Trissino alla presenza del vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, del presidente della Biblioteca Civica Bertoliana Giuseppe Pupillo e del direttore della Bertoliana Giorgio Lotto e di Carlo Vajenti.
"E' un dono significativo quello che riceve oggi il Comune di Vicenza da Carlo Vajenti e dall'omonima Fondazione perché accresce il patrimonio della città della cultura pubblica -. ha sottolineato con soddisfazione il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. Ben 500 mila immagini entreranno a fare parte del patrimonio della Biblioteca civica Bertoliana e consentiranno di approfondire ulteriormente la storia della città Temporaneamente le foto verranno conservate nella sede di Santa Maria Nova ma la nostra ambizione è quella di spostare l'archivio negli spazi della scuola Giuriolo, appena saranno liberati, dove potrà essere creato un polo unitario dedicato alla conservazione e fruizione delle immagini già conservate dalla Bertoliana, con l'obiettivo di avere a disposizione un patrimonio documentale più ampio possibile."
"I documenti fotografici che acquisiamo oggi sono fondamentali perchè si riferiscono ad un periodo complesso qual è il Novecento - ha dichiarato il presidente della Biblioteca Civica Bertoliana Giuseppe Pupillo -. La Bertoliana possiede già altre importanti raccolte fotografiche che contengono rappresentazioni della città nei suoi vari aspetti dalle prime esperienze ottocentesche fino agli anni più recenti. La donazione Vajenti le va ad integrare rafforzando l'immagine della Biblioteca come depositaria della storia vicentina."
"Questa donazione rappresenta per me un dovere nei confronti di mio nonno e mio padre che hanno creato l'intera raccolta e che hanno avuto la capacità di individuare i soggetti e le situazioni significative da immortalare tramandando a noi importanti spaccati del primo Novecento - ha precisato Carlo Vajenti -. Ora l'archivio storico sarà a disposizione di tutti i cittadini. La Fondazione Vajenti ha anche portato avanti un progetto di catalogazione on line."
Più precisamente, l'Associazione "Fondazione Vajenti", fino alla rinuncia di Carlo Vajenti o comunque fino al suo decesso, garantirà la conservazione della raccolta con eventuali interventi di restauro conservativo. Inoltre si occuperà della inventariazione e riproduzione digitale assicurando la consultabilità ad un pubblico più ampio possibile e a titolo gratuito anche tramite il sito www.fondazionevajenti.com. In quest'ultimo attualmente si possono consultare 15 mila immagini. Le stesse immagini possono anche essere scaricate, pur se a bassa risoluzione. Fintanto che ne manterrà la gestione, all'Associazione spetteranno i proventi per le riproduzioni e gli eventuali diritti inerenti la concessione alla pubblicazione di foto appartenenti all'archivio. Sono esclusi dal pagamento dei diritti il Comune e la Biblioteca civica Bertoliana che possono fruirne gratuitamente.
Le 500 mila immagini che costituiscono l'archivio sono su supporti differenti: lastre di vetro, pellicole, diapositive. La raccolta comprende anche attrezzature fotografiche storiche.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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