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L'appello del Comitato Pomari: siamo ancora in tempo per fermare la cementificazione!

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 22 Novembre 2013 alle 16:28 | 0 commenti

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Comitato Pomari - Ci appelliamo a tutti coloro che si sono visti sottrarre dai privati quella terra che un tempo doveva essere un parco, bene comune per i nostri bimbi, per noi e per i nostri anziani: scendiamo in piazza, facciamoci sentire! Non devono essere più le grandi imprese di costruzioni private a decidere il destino della nostra città, i profitti privati devono rimanere fuori da queste decisioni che oggi non danno valore alle reali esigenze della popolazione!

L’Amministrazione Comunale entro metà dicembre dovrà stilare un regolamento (Legge Regionale 50/12) che può impedire la costruzione di spazi commerciali nei terreni tra l’Auchan, il Brico e via Fermi. Questo costringerebbe Incos a cambiare i suoi progetti e quindi farebbe guadagnare tempo per trovare una via d’uscita che porti alla creazione del Parco Urbano (già promesso negli anni ‘90), un parco fatto dalla popolazione per la popolazione, con orti urbani, spazi didattici per le scuole e tutto quanto possa servire al benessere di una comunità. Abbiamo chiesto un incontro al Comune per discutere di questo, ma non abbiamo ancora ricevuto un riscontro. La Giunta Comunale guidata da Variati deve assumersi le proprie responsabilità schierandosi contro il “Piruea Pomari” scaduto proprio quest’anno. Il Comune quindi deve negare la proroga al piano richiesta dal costruttore. Lo strumento urbanistico denominato Piruea, fu quello che nel 2003 cancellò dai progetti il parco previsto ai Pomari.

La nostra città brulica di locali sfitti, tanti sono ad uso direzionale: a cosa serve un palazzone alto 26 metri con 8.000 m2 di uffici?
La zona dell’ex circoscrizione 6 risulta quella con la maggior densità di supermercati, oggi se ne contano dieci nel raggio di un chilometro: a cosa servono altri 2 nuovi capannoni commerciali da 8.000 m2 ciascuno?

È il momento di dire basta ai privati che sfruttano la terra per il proprio interesse: la ditta Incos Italia – Cosim Spa, che fa capo al noto imprenditore Gaetano Ingui, ha investito in tutta la città, costruendo interi quartieri come quello dei Pomari, innalzando case, centri commerciali e torri direzionali. Proprio gli ultimi edifici direzionali, localizzati nei quartieri Pomari e San Giuseppe, non sono mai stati terminati, gran parte di queste nuove costruzioni restano incompiute e circondate da rugginose reti da cantiere.

COSTRUIRE ANCORA NON HA SENSO, USIAMO LO SFITTO!

Bisogna smetterla con le politiche urbanistiche calate dall’alto, deve essere coinvolta la popolazione nelle scelte che segnano il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Il Comitato Pomari guarda oltre lo steccato del quartiere, alla manifestazione invitiamo l’intera popolazione per chiedere di fermare la cementificazione in tutta la città.

FERMIAMO IL CONSUMO DI SUOLO!
VOGLIAMO PRATI NON CAPANNONI!
BASTA COSTRUIRE, NÉ AI POMARI NÉ ALTROVE!

SABATO 23 NOVEMBRE, RITROVO ORE 14.30
Presso il piazzale della CHIESA di S. LAZZARO
c/o Via da Palestrina (laterale via Fermi)

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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