L'appello dei No Dal Molin: difendiamo la nostra terra dalle servitù militari
Giovedi 5 Settembre 2013 alle 15:36 | 0 commenti
Presidio Permanente NoDalMolin - Vicenza libera dalle servitù militari: è con questo slogan che sabato 7 settembre si torna in piazza a Vicenza, con un corteo che partirà alle 15.30 dal Festival NoDalMolin (Park Farini) per raggiungere l'area del Dal Molin. Un corteo contro la presenza di basi militari in città e contro la possibilità di un'ennesimo intervento militare delle truppe Usa, questa volta in Siria.
Nonostante i patetici scioperi della fame di alcuni Ministri italiani, del resto, l'Italia è ancora una volta in prima linea, grazie alle basi che ospita (tra cui quelle vicentine) che sono regolate da trattati segreti che non pongono alcun vincolo agli statunitensi e che saranno, ancora una volta, teatro di operazioni di guerra che provocheranno morte e distruzione in altri territori. Chi è per la pace si oppone fino in fondo alla guerra, anche contrastando la presenza di installazioni militari nel territorio che vive. E' quel che abbiamo fatto anche mercoledì scorso, tagliando le reti della base Dal Molin. C'è chi dice "paròni a casa nostra", e poi difende il diritto di un esercito straniero a escudere i vicentini da un pezzo della terra che vivono: non ci sorprende che coloro che hanno venduto Vicenza siano in prima fila nel condannare i vicentini che, diversamente da loro, hanno difeso e difendono la terra che vivono.
Difendere la propria terra non è uno slogan, è una pratica, e le cesoie sono uno degli strumenti contro l'imposizione; tanti vicentini vogliono continuare, giorno dopo giorno, a opporsi alla presenza militare statunitense, fino a quando Vicenza non sarà libera dalle basi militari.
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