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Lanzarin contro la Tares: balzello iniquo, colpisce comuni virtuosi

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Marzo 2013 alle 14:11 | 0 commenti

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Manuela Lanzarin, Etra - La Tares è poco chiara, vessatoria e probabilmente incostituzionale. Non ha mezzi termini Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza di Etra: «Etra - annuncia la presidente - sta incontrando le Amministrazioni locali, che giustamente chiedono lumi.

Anche noi navighiamo nell'incertezza totale, in attesa che il Governo chiarisca le incognite e i punti oscuri, e di conseguenza Comuni ed Enti gestori sappiano come muoversi. Chiediamo un intervento immediato, chiarificatore e anche correttivo, dato che non vogliamo pesare nelle tasche dei cittadini e delle imprese con un ulteriore tributo iniquo». «A luglio - ricorda Manuela Lanzarin - scade la prima rata di pagamento della Tares, il nuovo tributo sui rifiuti che sostituirà la Tarsu, cioè la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, e la Tia, la tariffa di igiene ambientale. Introdotta dal decreto Salva Italia, è apparentemente comunale e dovrebbe assolvere al compito di coprire totalmente il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti; invece, di fatto, è una sovrattassa statale: i cittadini pagheranno di più ma i soldi non resteranno né ai Comuni né ai gestori come Etra».

La Tares accorpa due tributi: una tassa, istituita a fronte del servizio di gestione dei rifiuti urbani; un'imposta, riferita ai servizi indivisibili dei Comuni. «Quest'ultima è una maggiorazione della tassa sui rifiuti. Per capirci, e fatte le dovute differenze, è come l'aumento delle accise sulla benzina che comporta maggiori esborsi per gli automobilisti, a parità di servizio, nessun utile per i benzinai e un introito superiore per l'erario. In sostanza, il Governo centrale, non avendo il coraggio di applicare direttamente una nuova tassa, la camuffa all'interno della Tares, usando i Comuni come semplici incaricati della riscossione e senza che il territorio ne tragga benefici».
Sono molti a ritenere che la Tares violi la Costituzione. «In quanto imposta, - osserva Lanzarin - dovrebbe essere sempre commisurata al reddito, come prevede l'articolo 53, secondo il quale "tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva". Quindi, per il calcolo appare inidoneo e vessatorio il solo criterio dei metri quadrati di superficie calpestabile».
«La politica intrapresa da Etra negli ultimi anni - conclude il presidente del Consiglio di sorveglianza - mira a formulare la cosiddetta tariffa puntuale. Significa che chi produce più rifiuti paga di più, chi è più virtuoso paga di meno. Perché la collettività deve farsi carico del comportamento scorretto dei soliti furbi? Iniziative di Etra come i bidoni col microchip vanno in questa direzione: si misura l'effettivo numero di svuotamenti del rifiuto secco. Ora, la Tares rimette in discussione questo principio di equità: per pagarla non è determinante l'effettiva produzione di rifiuti, ma basta la mera potenzialità, vale a dire l'occupazione, il possesso o la detenzione di locali e aree suscettibili di produrre rifiuti. Un anziano che vive con la pensione minima in un'ampia casa fatiscente è considerato pari a chi abita un attico lussuoso in centro città. Questo balzello, quindi, è ingiusto e penalizzante soprattutto verso chi ha gestito in modo attento e giudizioso il servizio, lavorando da anni con la raccolta differenziata spinta, i cui risultati pongono i gestori come Etra ai vertici nazionali».

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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