Langella: "Variati non ha fatto nulla di nuovo rispetto a Hüllveck"
Domenica 27 Maggio 2012 alle 20:09 | 0 commenti
 
				
		Giorgio Langella, Segretario provinciale PdCI FdS - Achille Variati, intervistato dal Giornale di Vicenza (sabato 26 maggio 2012, pagina 15), si "smarca" dal PD (che definisce lessato) e dagli altri partiti. Il sindaco di Vicenza dice che bisogna essere vicini al territorio. Variati sostiene anche che la sua giunta non si è "spostata a destra", no. Gli ingressi (fortemente voluti da lui) di UDC e Cicero in maggioranza "nascono dalla condivisione di un'idea di città ". Un'idea condivisa che prima, durante e dopo (almeno per qualche tempo) le elezioni non c'era. Anzi, tutt'altro.
Poi, evidentemente, qualcuno ha cambiato la propria "idea di città".  Bisognerebbe domandarsi chi. Cicero, con la sua "visione a 360°" (cioè  da rotatoria)? L'UDC? Variati? La risposta potrebbe essere illuminante. 
Ogni  tanto sarebbe anche giusto avere memoria. E allora ricordiamo Variati  che chiede il consenso per il ballottaggio alla "sinistra, l'arcobaleno"  nella sede del PdCI. Ricordiamo alcune promesse (mai richieste e, poi,  comunque non mantenute) che fece su posti in giunta. Una vecchia pratica  di chi era abituato a logiche non solo partitiche ma correntizie. Anni e  anni di militanza nella DC venivano a galla. Una logica esplosa con  l'ingresso di UDC e Cicero in maggioranza. Dovuta a un'idea comune di  città o a una sorta di mercanteggiare compromissorio? Ognuno può darsi  una risposta.
Ma ci sono anche altre cose che non vengono dette  nell'intervista. Cose importanti che dovrebbero rispondere a domande  precise. Cosa hanno fatto Variati e la sua giunta per Vicenza? Il Pat  che, come abbiamo sempre affermato, non cambia nulla nell'assetto  urbanistico della città se non il nome del costruttore di un'enorme  quantità di cemento? La base statunitense al Dal Molin, che non è stata  minimamente colpita (neppure timidamente frenata) dall'esistenza della  giunta Variati? Qualche compensazione al riguardo? Il cosiddetto Parco  della Pace del quale si conosce qualche promessa scritta e detta ma non  viene realizzato? Qualche abbattimento di alberi? Un'azione contro  accattonaggio, nomadi e prostitute in linea con la giunta precedente?  Qualche apparizione a qualche assemblea di cittadini o di associazioni  democratiche? Cosa ha fatto di nuovo e di diverso Variati per i  cittadini rispetto a Hüllveck? 
Variati afferma che "i partiti e la  politica" sono lessi e che "i sindaci stanno esercitando un ruolo di  supplenza". Dice che lui non è il sindaco di una parte politica ma della  città. Una sorta di amministratore super partes. Un specie di  "governatore", di "podestà". Fa capire che lui non c'entra niente né con  i partiti né con la politica. Ma Variati "fa politica" e l'ha sempre  fatta in partiti che gli garantivano grande visibilità e parecchio  consenso. L'ha fatta per essere eletto sindaco tanti anni fa, per  diventare consigliere regionale e per essere rieletto sindaco. L'accordo  con UDC e Cicero che gli ha permesso di aumentare il consenso (ovvero i  voti in consiglio a Vicenza) imbarcando in maggioranza forze politiche  estranee a chi lo ha fatto diventare sindaco (gli elettori vicentini che  lo hanno votato al ballottaggio seguendo le indicazioni delle liste  presenti alla tornata elettorale) è "fare politica". Una politica di  vecchio stampo fatta di compromessi e baratti tra gruppi di piccolo o  grande potere. Una politica per la quale pur di mantenere (o  conquistare) le poltrone, tutto è permesso. Anche cambiare "l'idea di  città".
Foto da Il Giornale di Vicenza
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