Opinioni | Categorie: Politica

Langella: storie di "Minimo" Calearo

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 10 Dicembre 2010 alle 19:49 | 0 commenti

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Giorgio Langella, FdS  -  Ieri l'on. Calearo ha dato vita al Movimento di Responsabilità Nazionale insieme ad altri dueparlamentari: Bruno Cesario e Domenico Scilipoti. È il trentesimo gruppo parlamentare. I tre si stanno preparando al voto di fiducia al governo Berlusconi del 14 dicembre prossimo con ferrea compattezza. Infatti (pur dichiarando che la decisione di come votare sarà, alla fine, univoca) hanno fatto sapere che Cesareo è per la fiducia, Scilipoti per la sfiducia e Calearo per l'astensione. Un gruppo parlamentare con le idee chiare: comunque vada qualcuno avrà vinto! Calearo, forse credendo di essere spiritoso, ha affermato: "Siamo un gruppo di tre persone, con tante anime diverse, unite dalla stessa cravatta". Patetico.

È stupefacente come il Calearo sia riuscito in breve tempo a passare da un gruppo parlamentare all'altro, da un partito all'altro, fino a fondare un suo movimento. Dal PD all'API, poi al Gruppo Misto e adesso al nuovo "MRN".
Purtroppo questa è la normalità di un costume per il quale la coerenza è diventata qualcosa di "poco moderno". Ormai in parlamento non ci sono più partiti politici ma comitati elettorali. L'ideale politico non è più conservare o cambiare la società, ma occupare i "posti", farsi i propri interessi personali, apparire.
È da rimarcare la "lungimiranza" di Veltroni che ha fortemente voluto Calearo come capolista del PD in Veneto.
Voleva avere in lista lavoratori ma anche padroni ... il risultato è quella miseria politica che Calearo ben rappresenta.

In questi ultimi due anni, da quando la sinistra e i comunisti non sono più in parlamento, il dibattito politico nelle istituzioni è diventato ben poca cosa, battibecchi, gazzarre scomposte, continui pettegolezzi ...

Si è corrotto.

Un governo incapace e un'opposizione parlamentare inetta non possono pensare di superare la crisi che sta distruggendo il futuro dei lavoratori, degli studenti, dei pensionati. Per questo è necessario tornare presto alle urne per mandare a casa chi è in politica solo per far carriera e per arricchirsi. Abbiamo bisogno di persone oneste (e incorruttibili) per le quali la passione politica esiste ancora ed è lo strumento che serve per migliorare il mondo.

Giorgio Langella
Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della sinistra di Vicenza

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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