Langella: non condivido nulla di quanto scritto da Baldo su Berlinguer
Venerdi 22 Giugno 2012 alle 20:51 | 6 commenti
Ho letto con la dovuta attenzione le considerazioni del signor Baldo "a fronte" di quanto avevo scritto ricordando la morte di Enrico Berlinguer. Premetto che non condivido nulla di quanto scritto dal signor Baldo (e questo, per molti versi, è logico e normale) tranne il fatto che non bisogna creare miti. Ma, mi sembra che ricordare Berlinguer non sia crearne il mito ma ricordare un politico onesto, coerente con gli ideali che aveva scelto. Un politico che deve essere ricordato (soprattutto oggi in tempi di assoluta mancanza di etica e morale politica) per la sua sobrietà e l'onestà personale e intellettuale che lo portarono a denunciare la questione morale come il vero pericolo per la democrazia nel nostro paese.
Non creare miti, quindi. Giusto, ma giusto anche non sciorinare una lista di presunte nefandezze fatte da Enrico Berlinguer. Una lista chiaramente di parte (come di parte, l'altra, erano le mie frasi) che, però contiene alcune "inesattezze" (condite da qualche insinuazione che ritengo del tutto fuorviante e sbagliata). Prendo ad esempio la frase che il signor Baldo scrive (il soggetto è
Berlinguer) "... non ebbe mai parole troppo dure nei confronti del brigatismo, vi erano coinvolti forse anche esponenti del comunismo italiano?".
All'epoca del "brigatismo" il Partito Comunista Italiano che aveva segretario Berlinguer fu in prima linea contro le azioni terroristiche. Fu grazie alla grande mobilitazione e alla fermezza soprattutto dei comunisti italiani se riuscimmo a sconfiggere il terrorismo. Dico "riuscimmo"
perché ricordo il lavoro che tutti noi, giovani (allora) e meno giovani, iscritti al PCI abbiamo fatto casa per casa, strada per strada, in ogni piazza per difendere lo Stato democratico. Insinuare, come fa il signor Baldo, che esponenti comunisti (del PCI?) fossero coinvolti con le brigate rosse o altri gruppi terroristici è fuorviante e antistorico. Volutamente? Non sta a me giudicare (io sono di parte ed è comunque facile intuire quello che penso) ma vorrei ricordare un esempio della battaglia che i comunisti italiani fecero contro il terrorismo. Voglio ricordare il compagno Guido Rossa ucciso nel 1979 dalle brigate rosse.
Guido Rossa era un militante del PCI e fu ucciso perché denunciò infiltrazioni brigatiste nella fabbrica dove lavorava e dove era sindacalista (l'Italsider).
E vorrei anche ricordare le varie stragi terroristiche da Portella della ginestra in poi. Stragi ancora oggi (in gran parte) senza colpevoli ma con il ragionevolissimo sospetto del coinvolgimento (questo senza punti di domanda) di servizi deviati dello Stato. Atti di terrore contro la democrazia e il progresso. Stragi eseguite per ostacolare la crescita democratica del nostro paese. Crescita democratica che era diventata sinonimo della partecipazione dei comunisti al governo del paese. Il PCI di Berlinguer difese lo Stato democratico. Come prima lo difese il PCI di Antonio Gramsci (organizzando la Resistenza al nazifascismo), di Palmiro Togliatti, di Luigi Longo. E' la realtà . Quanto di più lontano dal mito.
E allora, signor Baldo, di cosa vogliamo parlare?
Giorgio Langella
Io la penso così. Il signor Baldo no ... pazienza. Me ne farò una ragione. Del resto la libertà di pensiero è garantita dalla nostra Costituzione che, guarda caso, fu firmata anche da un comunista come Terracini e fu scritta da 104 comunisti italiani presenti nell'assemblea costituente.
Ricordo che il comitato centrale del PCI scrisse (aprile del 1946): "Nella Costituzione repubblicana devono essere garantite tutte le libertà del cittadino: la libertà di parola, di domicilio, di riunione, di organizzazione sindacale e politica, di stampa; la libertà di coscienza, di culto, di propaganda e di organizzazione religiosa; parità di diritti economici e politici agli uomini, alle donne, ai giovani, a tutti i cittadini, qualunque siano la loro razza, la loro posizione sociale, le loro convinzioni politiche o religiose."
Questo era il programma del PCI per la Costituente. Un obiettivo chiaro. Costruire uno Stato democratico e libero. L'esatto contrario di quello fascista. Quei principi e quei valori proposti dal C.C. del PCI, sono diventati le fondamenta della nostra Costituzione.
Io sono ancora e sempre d'accordo con questi. E al signor Baldo piacciono o sono "troppo comunisti"?
Cordiali saluti
Italo Francesco Baldo
P.S. Se avremo modo di conoscerci, sarà intressante comunque dilogare.
Italo Francesco Baldo
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Berlinguer è stato un comunista connivente con Stalin e la sua politica, il fatto che abbia introdotto qualche cambiamento non ha trasformato di un pelo la sua visione comunista!