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Langella: "L'Altro Veneto" per bloccare la deriva di destra

Di Citizen Writers Domenica 17 Maggio 2015 alle 21:45 | 0 commenti

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Giorgio Langella, Segretario PdCI Vicenza

Oggi, partecipando alla trasmissione “l'Arena” su Rai1, Renzi, ha affermato (ore 15.38): "Nessun pensionato perderà un centesimo. Noi scriveremo una nuova norma rispetto al blocco dell'indicizzazione che restituirà in tasca a 4 milioni di italiani il 1 agosto, 500 euro a testa".

E poco dopo, smentendo subito (ore 15.48) il fatto che i pensionati non avrebbero perso nulla, ha detto: "Ovviamente non sarà un rimborso totale. Ma ci sono 2 miliardi che mi ero tenuto per le misure contro la povertà". Più veloce di Berlusconi, nello smentire se stesso, Renzi si dimostra per quello che è: un personaggio arrogante e prepotente che pensa di abbindolare i propri interlocutori con frasi ad effetto. Un personaggio mediocre in ogni senso che tenta di fare scoppiare una guerra tra “i poveri” (ai quali è “costretto” a sottrarre due miliardi) e i pensionati (ai quali restituisce molto meno di quanto i governi sostenuti dal suo partito hanno rubato). Un burattino al servizio di lorpadroni che vogliono imporre “riforme” che sanno tanto di restaurazione. Dalla riforma elettorale, a quella costituzionale, dal “jobs act” alla riforma della scuola, tutte hanno le caratteristiche inequivocabili di  un regime liberista, oligarchico e pericolosamente autoritario.

Ai pensionati è stato tolto molto di più di 500 euro a testa. La sentenza della Consulta non è interpretabile: che la norma che bloccava l'adeguamento delle pensioni al costo della vita era incostituzionale. Una norma contenuta nel decreto “Salva Italia” del dicembre del 2011, votato da tutti i partiti che appoggiavano il governo Monti, PD compreso.

Ai pensionati devono essere restituiti tutti i soldi, non ci possono essere scuse. Non si possono far ricadere sempre sugli stessi (lavoratori e pensionati) i costi di una crisi che è stata creata da chi ritiene che il liberismo sia l'unico sistema possibile.

Si comincino a tagliare i costi derivanti dalle “grandi opere” inutili, si rinunci immediatamente all'acquisto degli F35 e delle altre macchine di morte, si colpisca con decisione e senza sconti la corruzione che toglie decine di miliardi ogni anno alle casse dello Stato, si faccia una riforma fiscale che colpisca i redditi più alti e dia respiro a chi prende meno, si faccia finalmente una seria patrimoniale sulle grandi ricchezze.

È ingiusto e incredibile che, nel nostro paese, si continui a penalizzare chi vive del proprio lavoro o della propria pensione e si permetta una crescente accumulazione di ricchezza nelle mani di un ristretta cerchia di privilegiati. Come è altrettanto incredibile che sia un governo che si autoproclama “di centrosinistra” a operare in tal senso.

Alla crisi non si può rispondere impoverendo la stragrande maggioranza dei cittadini mentre si favoriscono privatizzazioni selvagge e si permette una corruzione diventata endemica.

Renzi deve smetterla di cercare di ingannare la popolazione con  annunci, dichiarazioni che smentiscono quelle fatte poco prima, titoli scritti alla lavagna e slogan pubblicitari. E gli elettori possono e devono capire che il governo li sta ingannando. Non ci sono più alibi. Chi appoggia Renzi e le sue “riforme” è complice della deriva del paese. Chi sta dando “copertura a sinistra” a una politica governativa (centrale e territoriale) ormai chiaramente di destra per paura che una destra più pericolosa prenda il sopravvento o non capisce o è troppo attratto da qualche poltrona per essere credibile.

Alle prossime elezioni bisogna dare un segnale forte e chiaro. È necessario votare chi, a sinistra, si oppone alla politica liberista e sempre più autoritaria di Renzi, del suo partito e dei suoi vassalli. Votiamo per bloccare la deriva di destra che sta inquinando il paese. Votiamo per un'altra politica. L'alternativa esiste è l'Altro Veneto. Ora possiamo!

Leggi tutti gli articoli su: Pdci, Giorgio Langella, Matteo renzi, L'Altro Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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