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Langella: il Pd salva Azzollini, a 34 anni dalla "questione morale" di Berlinguer

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 30 Luglio 2015 alle 16:03 | 0 commenti

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Nota di Giorgio Langella, PCd'I - federazione regionale del Veneto

Ieri gran parte dei senatori del PD hanno votato per salvare Azzollini dall'arresto. Lo hanno fatto dopo che hanno accettato il voto segreto (a proposito perché quando si è trattato di Berlusconi il voto è stato palese?) e dopo che il loro capogruppo ha "lasciato libertà di coscienza". Ormai il PD è questo: affossa i diritti dei lavoratori, cancella sanità e scuola pubbliche, stravolge la Costituzione, protegge i corrotti...

Dopo il salvataggio di Azzollini alcuni esponenti del PD si dissociano e si indignano (o fanno finta). La Serracchiani dichiara: "Sono arrabbiata, abbiamo sbagliato. Avrei votato sì." Felice Casson che ieri ha votato la fiducia a Renzi dice: “Una vergogna. Si è voluto salvare uno della casta”. Vedremo se Casson uscirà dal PD o si limiterà (come fa da tempo) a svolgere un ruolo di dissidente interno che, con la sua presenza e la sua provata onestà, giustifica azioni inqualificabili e personaggi impresentabili.
Intanto i fatti sono questi: Renzi ha ottenuto la fiducia al Senato sul decreto che prevede tagli alla sanità grazie anche ai voti dei "dissidenti" (tra i quali Casson e Mineo); Azzollini non va in carcere grazie ai voti "secondo coscienza" di più o meno la metà dei senatori del PD.
Non c'è che dire, proprio un bel risultato dovuto alle scelte opportunistiche di un partito ormai profondamente, irrimediabilmente e moralmente corrotto. Un partito indistinguibile da quelle “macchine di potere che non fanno più politica”, da quei “partiti che hanno degenerato” e che Enrico Berlinguer accusava di essere l'origine dei malanni d'Italia. Lo faceva con lucidità e severità, senza tanti giri di parole, il 28 luglio del 1981, esattamente 34 anni fa, nella famosa intervista a Repubblica “La questione morale”.

Rileggere adesso quell'intervista ci fa capire come sia degradata la politica nel nostro paese e perché ci sarebbe bisogno ancora di un Partito Comunista Italiano come fu quello di Berlinguer.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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