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Langella a Verlato: problema non è sindacato, ma lo smantellamento dello Stato sociale

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 17 Ottobre 2012 alle 22:05 | 0 commenti

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Riceviamo da Giorgio Langella, segretario PdCI fDS, e pubblichiamo

Mi dispiace (ma neanche tanto) di essere in totale disaccordo con quanto scrive Adriano Verlato sui sindacati. Il problema in Italia non è un sindacato (o più d'uno) che fa il suo mestiere. La stranezza italiana, casomai, è la prudenza sindacale di questi ultimi anni di fronte allo smantellamento dello Stato sociale. Bisogna essere chiari: il problema fondamentale del nostro paese è la mancanza di lavoro.

Il fatto che troppi lavoratori non hanno prospettive per il futuro se non cassa integrazione, mobilità, disoccupazione. Questa situazione si è aggravata con la perdita di 650.000 posti di lavoro nell'ultimo anno.
Evidentemente il governo in carica non ha fatto nulla per chi lavora, anzi. Ha preteso e pretende sacrifici pesantissimi. Ha azzerato i loro diritti, li ha esclusi e li tiene lontani da quella che chiamano "agenda politica". La situazione delle casse dello Stato sarà anche "delicata", come afferma Verlato, ma perché solo lavoratori e pensionati vengono chiamati al loro "risanamento"? Se lo è chiesto, Verlato, perché non si fa una patrimoniale vera che chieda qualcosa alle grandi ricchezze? Perché i ricchi (anzi i più ricchi) sono, di fatto, esclusi dal compito di contribuire al risanamento dello Stato? Perché?

E, poi, sul problema degli esodati, come si fa a dire che "bisognerà aspettare" tempi migliori? È oggi che queste persone (si, caro Verlato, persone e non numeri) hanno bisogno di sicurezza e non devono essere abbandonati.

I sindacati non sono "cattivi", è il governo che vara leggi e norme che sono inique e assolutamente sbagliate.
Governare sarà compito più "delicato" che "chiedere", ma pretendere dai lavoratori qualsiasi sacrificio come fa Monti e i suoi ministri non è né difficile né complesso, è solamente ingiusto. Quello di Monti è un governo di ricchi che fa gli interessi dei ricchi. E gli altri? La cosa non li riguarda.

Leggi tutti gli articoli su: sindacati, Giorgio Langella, Adriano Verlato

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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