Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Ladri di regole: decisione referendaria per finanziamenti ai politici

Di Citizen Writers Venerdi 29 Agosto 2014 alle 00:19 | 0 commenti

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Di Giovanni Bertacche
Lusi, Fiorito, el Trota per fare qualche nome ma senza dimenticare i grandi affari attorno agli scandali del secolo: l'Expo e il Mòse. Denaro a fiumi nelle mani di fior fiore di galantuomini. Ma a parte le corruzioni, la criminalità organizzata, le tangenti, da dove proviene tutto quel bendidio? Indennità, diarie, gettoni, trasferte, liquidazioni, vitalizi sono queste le voci, oh sì tutto legale, più ricorrenti dentro le nostre istituzioni politiche.

A partire infatti dall'ultimo sindaco di Vicenza, Achille Variati, passando per i consiglieri regionali e i loro governatori, dai parlamentari su su fino alle più alte magistrature, non tocchiamo per carità di patria la presidenza della Repubblica, la più dispendiosa al mondo, il finanziamento, sempre legale, non conosce intoppi o mancanza di liquidità. Puntuale alle scadenze. Sì qualche sindaco e perfino un gruppo politico, il Movimento 5 Stelle, hanno rinunciato in tutto o in parte al prezioso bottino. Ma a parte il gesto offensivo se non altro per la sua totale discrezionalità perché non accompagnato da provvedimenti di effettiva e permanente riduzione, colpisce la mancanza di una misura ragionevole di sostegno della politica. Sì perché va ricordato che oltre ai singoli, pure i gruppi, i loro partiti, i sostenitori e i portaborse, le loro stampe e chissà cos'altro, tutto finanziato allo stesso modo. L'opinione pubblica si è scandalizzata (quasi divertita) per l'uso poco onorevole (cene galanti, acquisto di indumenti intimi, viaggi sontuosi, divertimenti vari) dei fondi così erogati; non si è posta invece la domanda del come e del perché di tanta tracotanza. E quei soldi (ripeto ottenuti legalmente) sono serviti per acquistare la laurea per un figlio o ristrutturare la casa, acquistare lussuose autovetture e tanto altro ancora; è chiaro allora che la politica più che una missione è un affare, che non richiede nemmeno competenze particolari, basta sapersi destreggiare. Da qui la sfiducia, siamo ai livelli più bassi, nei confronti del personale politico. Il rimedio c'è e il vantaggio è addirittura doppio. Intanto fermare subito l'emorragia di denaro pubblico sperperato, diciamo di quello che si vede, in faccia al contribuente. Una riforma tanto semplice quanto risparmi osa. Ma come attuarla? Con un referendum. Tocca ai cittadini decidere modi e misure di sostegno (non di arricchimento) dei politici; lasciare che siano loro, i politici con lo stuolo di beneficiati a loro collegati, a stabilire la misura dei "compensi" è un controsenso. Lasciare la decisione dei prelievi per sé a chi detiene la borsa è pretendere troppo: o eroi loro o meglio fessi i cittadini creduloni. Insomma come osservava la Tatcher, non c'è denaro pubblico ma solo denaro dei contribuenti. E dunque siano loro, i contribuenti, a stabilire se e come destinare le tasse a sostegno della politica. I politici vanno finanziati ma solo mediante decisione referendaria; lasciare la decisione alla legge è dare carta bianca al politico, e con la legge si possono fare tante cose, troppe, soprattutto quando si tratta di denaro a proprio beneficio.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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