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Laboratorio Olimpico: Le albe del teatro

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 20 Settembre 2010 alle 16:39 | 0 commenti

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Sono Marco Martinelli, Ermanna Montanari con la Compagnia del Teatro delle Albe e Giuliano Scabia gli artisti che animeranno Laboratorio Olimpico, il progetto ideato dall'Accademia Olimpica e promosso dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza con il sostegno di Regione del Veneto, il contributo del Gruppo AIM e della Fondazione Cariverona, nonché il supporto organizzativo de La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione,

che trasformerà il palcoscenico dell'Olimpico in un'agorà e accoglierà e proporrà al pubblico esperienze artistiche esemplari.
Dopo le presenze nelle edizioni precedenti di Luca Ronconi, Peter Stein, Eugenio Barba, Pippo Delbono, il programma ideato da Roberto Cuppone propone - in 9 appuntamenti dal 22 ottobre al 12 novembre - tre vicende umane e artistiche di rara coerenza e forza civile e poetica.
Questa mattina l'iniziativa è stata presentata dall'assessore alla cultura Francesca Lazzari, dal presidente dell'Accademia Olimpica Fernando Bandini e dal curatore del progetto Roberto Cuppone.
"Laboratorio Olimpico è rinato lo scorso anno - interviene l'assessore alla cultura Francesca Lazzari - dall'entusiasmante esperienza che Roberto Cuppone aveva pensato e realizzato qualche anno prima per l'Accademia Olimpica e che ora ritrova nell'assessorato alla cultura un punto di riferimento ideale per il proseguimento di quel progetto. L'obiettivo è quello di ritrovarsi, almeno una volta l'anno, in uno dei luoghi simbolo della storia della cultura europea, dove qualche secolo fa si visse lo snodo fra l'antico e il moderno, per discutere coi grandi maestri ma anche, in generale, col pubblico, sia quello di tradizione che quello più aperto al nuovo, così come con tanti uomini e donne di teatro, tanti addetti ai lavori, emergenti e non, chiamati a ridiscutere e ripensare i destini di ciò che significa oggi proporsi dalle tavole di un palcoscenico. Per sviluppare questo progetto - continua l'assessore - si è scelto l'Olimpico perché luogo adeguato per guardare alle prospettive future e perché riporta alle origini del teatro in modo fortemente moderno. Ricordo inoltre che all'ultimo consiglio comunale, abbiamo approvato il nuovo regolamento del Teatro Olimpico adeguato alle nuove normative sui beni culturali. Ringrazio l'Accademia Olimpica - conclude l'assessore - per la collaborazione oltre che la Piccionaia che ha fornito il supporto tecnico, la Regione Veneto e gli sponsor, la Fondazione Cariverona e Aim grazie ai quali è stato possibile sviluppare Laboratorio Olimpico, una delle iniziative più importanti della programmazione culturale cittadina"
"L'Accademia Olimpica, che si sta chiedendo quale sarà il futuro del Teatro Olimpico, promuove iniziative dedicate alla rivisitazione dei classici con uno spirito aperto alla modernità - spiega il presidente dell'Accademia Olimpica Fernando Bandini -. Con "Albe del teatro", come riflessione sul farsi del teatro e sui suoi momenti nascenti, prosegue quest'anno un impegnativo percorso iniziato sette anni fa; da due anni è stato ripreso e sostenuto dall'assessore Lazzari. Ci auguriamo così di avvicinare al teatro un pubblico "nuovo"."
"Con "Le albe del teatro" - dichiara il curatore del progetto Roberto Cuppone - si pone l'attenzione su quei momenti nascenti del teatro in cui il teatro stesso si pone il problema di avere un senso, concetto che viene ben rappresentato dalla compagnia Teatro delle Albe. Oltre agli spettacoli ci sarà anche il laboratorio "Waiting of Medea" che culminerà con una dimostrazione finale. "
Il percorso di Marco Martinelli, riconosciuto e premiato dalla critica di tutto il mondo, negli ultimi dieci anni ha avuto come filo conduttore la riflessione su Ubu Re di Alfred Jarry: un testo sul potere della parola che Martinelli ha sperimentato con gli adolescenti di quattro periferie urbane, creando un teatro che diventa un ambiente vitale, luogo di relazione e scambio tra le persone. I destinatari sono giovani attori per caso, coinvolti da motivazioni non strettamente legate all'arte, che piuttosto coniugano in essa ragioni di vita. L'itinerario planetario è partito da Ravenna, dove ha sede il Teatro delle Albe, ha toccato una scuola multietnica di Chicago, è giunto ad un piccolo villaggio della savana a centocinquanta chilometri da Dakar e infine approdato nel quartiere napoletano di Scampia, assurto alla cronaca degli ultimi anni per il degrado sociale. E così Ravenna, Chicago, Dakar e Scampia, sono diventati luoghi dove Martinelli - citando Martin Luther King - ha piantato un melo anche quando scoppiavano le bombe.
I quattro percorsi - le "quattro messe in vita di Ubu alle periferie del mondo" come le chiama Martinelli - sono diventati un film/documentario di Alessandro Renda, di cui la parte dedicata a Dakar aprirà il programma nel pomeriggio del 22 ottobre all'Odeo del Teatro Olimpico. A seguire l'incontro con Martinelli e Ermanna Montanari: sarà Don Dario Vivian a interrogare i due artisti sui La parola che salva, la parola che perde, facendo il punto sulla capacità della parola di creare relazioni. Alle 21.00 sul palcoscenico del Teatro Olimpico Ermanna Montanari presenterà Rosvita. Al centro, la vicenda della monaca sassone divenuta, poco prima dell'anno Mille, la prima autrice femminile della scena europea, raccontata da Ermanna Montanari in una "impressionante performance vocale" che le è valsa il premio come miglior attrice dell'anno all'ultima edizione dei premi Ubu.
Il programma prosegue il 6 novembre all'Odeo del Teatro Olimpico con l'altro protagonista di Laboratorio Olimpico: Giuliano Scabia, padovano di nascita ma da molti anni trasferito a Firenze, scrittore, poeta, drammaturgo dei propri testi, è stato protagonista di alcune delle esperienze più vitali della scena italiana, al di fuori delle maglie strette del teatro ufficiale. Ha scritto per Luigi Nono l'opera La fabbrica illuminata, è stato protagonista del decentramento teatrale degli anni '70, maturando esperienze indimenticabili come quella con Franco Basaglia all'Ospedale psichiatrico di Trieste. Fondatore del Dams di Bologna, dove ha insegnato drammaturgia per molti anni, Scabia oggi è anche e soprattutto scrittore e narratore dei suoi testi (pubblicati da Einaudi). Fra i suoi molti meriti è stato, infatti, il precursore della lunga genia degli affabulatori del teatro italiano: già negli anni Settanta creò eventi ambientati fra boschi, fiumi, monti, animati dalla figura mitica e romanzata di Nane Oca.
L'incontro con Giuliano Scabia nel pomeriggio - e con il suo alter ego Nane Oca - sarà preceduto dalla proiezione di video di sue storiche creazioni teatrali; e sarà introdotto dal poeta Fernando Bandini, presidente dell'Accademia Olimpica.

"Laboratorio Olimpico" è anche luogo del fare attraverso una proposta formativa che coinvolgerà gli attori vicentini: Waiting for Medea è il titolo del workshop ideato da Patricia Zanco e condotto dalla stessa e da Daniela Mattiuzzi dedicato ad attori professionisti, che saranno chiamati a lavorare sul mito di Medea. Punto di partenza la Medea di Euripide, ma attingendo a riscritture del mito come quella spiazzante di Christa Wolf e di Heiner Müller. L'esito del laboratorio, con il coinvolgimento del Conservatorio "Pedrollo di Vicenza" sarà mostrato al pubblico alle ore 19.00 del 6 novembre sul palcoscenico dell'Olimpico.

Il 12 novembre toccherà nuovamente al Teatro delle Albe: nel pomeriggio a Palazzo Chiericati la presentazione della seconda parte del video di Alessandro Renda, dedicata al lavoro di Martinelli con gli adolescenti di Scampia. A seguire l'approfondimento con Gianfranco Bettin, saggista e narratore, che ha lavorato a lungo nel campo della ricerca sociale, su di un terreno affine a quello di Martinelli. Sono altre periferie quelle conosciute e raccontate da Bettin, ma altrettanto cariche di storie da raccontare e urgenze sociali. Città ideale, periferie negate è il tema su cui un artista e un'intellettuale ragionano, per capire come valorizzare le differenze, intercettare l'attualità e parlarne usando i linguaggi dell'arte.
Alle 21 Rumore di acque, l'ultima produzione del Teatro delle Albe, che Martinelli, anche autore del testo in corso di pubblicazione, consapevole che "portare uno spettacolo all'Olimpico, è come lavorare dentro la Cappella Sistina", adatterà per la scena scamozziana. Lo spettacolo nato per l'ultima edizione del Ravenna Festival, presentato a Vicenza in prima e unica regionale, ancora una volta parte dalla cronaca per una riflessione poetica sul contemporaneo: Mazara del Vallo, luogo segnato da tragedia continue, è la nuova periferia del mondo che Martinelli con le Albe va ad indagare, facendone simbolico luogo di frontiera e punto di partenza per un affresco sull'oggi.
Anche questa edizione di Laboratorio Olimpico si inserisce in un più ampio percorso denominato PROSPETTIVE promosso dal Comune di Vicenza per porre all' attenzione del pubblico vicentino la creazione contemporanea.
L'ingresso a tutti gli appuntamenti del 6 novembre è gratuito, ma è necessaria la prenotazione (a partire dal 5 ottobre) per l'incontro con Giuliano Scabia.
I biglietti per gli spettacoli "Rosvita" e "Rumore di acque" (intero 15 euro, ridotto 13 euro, abbonamento per entrambi 25 euro, ridotto 20 euro)" saranno in prevendita dal 5 ottobre presso l'Ufficio del teatro Astra (piazza Matteotti) dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18. "Rumore di acque" è anche lo spettacolo inaugurale di Gusti Astrali - il programma di teatro contemporaneo al Teatro Astra ed è inserito all'interno dell'abbonamento completo in vendita dal 12 ottobre.
I biglietti sono disponibili anche il giorno stesso dello spettacolo da un'ora prima dell'inizio presso la Biglietteria del Teatro Olimpico.
Il workshop (dal 13 ottobre al 6 novembre) è gratuito e aperto ad attori professionisti (con precedenza agli attori vicentini): per parteciparvi è necessario inviare il curriculum a partire dal 5 ottobre all'indirizzo [email protected]
Informazioni 0444 32 37 25 www.laboratoriolimpico.org
Informazioni per la stampa e accrediti: Patrizia Baggio, 3483168033, [email protected]

A cura di Comune di Vicenza


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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