La visuale di Caldogno sul bacino: si va verso un accordo per gli indennizzi ai privati
Martedi 13 Novembre 2012 alle 23:36 | 0 commenti
Comune di Caldogno - Dall'incontro tenutosi in serata alla presenza di Marcello Vezzaro, Achille Variati, Maurizio Conte e Diego Meggiolaro è stata ribadita l'urgenza della realizzazione del bacino di laminazione. Il tema degli indennizzi ai privati si occuperà è la commissione tecnica ma i soldi di copertura ci sono.
I lavori per il bacino di laminazione non si fermano e presto si troverà una soluzione in sede di commissione tecnica provinciale per risolvere il problema legato agli indennizzi ai privati. Queste le decisione prese nel corso dell'incontro voluto dai sindaco di Caldogno Marcello Vezzaro, e di Vicenza, Achille Variati, tenutosi nella serata di oggi, martedì 13 novembre.
Intorno al tavolo, che ha avuto luogo nella sala consiliare del Municipio di Caldogno, oltre ai primi cittadini, si sono seduti: Maurizio Conte, Assessore alla Politiche Ambientali della Regione Veneto, Diego Meggiolaro, presidente della Coldiretti di Vicenza, Attilio Schneck, Commissario straordinario della Provincia di Vicenza, Vittorio Mincato, Presidente della Camera di Commercio, accompagnati dai loro staff tecnici.
Al momento, la Regione e Coldiretti non hanno ancora raggiunto un accordo sugli indennizzi ai privati e i sindaci, che non avendo pieni poteri in materia per difendere gli interessi generali dei loro cittadini, sono bloccati da questo ostacolo burocratico. Accelerare i tempi, chiudere il discorso per la realizzazione del bacino di laminazione di Caldogno per garantire la sicurezza idraulica del capoluogo berico da prossimi alluvioni e alzarsi dal tavolo con un accordo definitivo per dare l'avvio ai lavori il prima possibile era l'obiettivo dell'incontro.
Tutte le parti si sono dimostrate concordi nel descrivere l'opera del bacino come urgente e fondamentale. Il problema principale riguarda la definizione del valore di mercato dei 120 ettari di terreno che verranno espropriati per la realizzazione dell'invaso. Due saranno le procedure parallele che si seguiranno. La procedura che va verso il bando integrato che sarà presentato entro fine anno e permetterà la partenza dei lavori entro giugno del 2013 per poter poi realizzare l'opera in due anni. Contemporaneamente, in tempi rapidissimi, in sede di commissione tecnica provinciale, la Regione e la Coldiretti si sono dichiarate disponibili a trovare un'intesa. In Regione la copertura finanziaria per gli indennizzi c'è. Ora, con la Provincia come garante tecnica, va trovato l'accordo sul valore dei terreni, ma senza fermare l'opera.
«Questa sera sono stati centrati tutti e tre gli obiettivi principali», commenta Marcello Vezzaro, Sindaco di Caldogno. «A partire dalla realizzazione del bacino che all'unanimità è stata definita necessaria, ed urgente, per proseguire con la promessa di dare l'indennizzo ai privati per far continuare l'attività agricola. Infine la collaborazione e la disponibilità dimostrata da tutte le parti permette di dare una concretezza all'opera. Ci tengo a precisare che il comune sacrifica parte del territorio per una buonissima causa: mettere in sicurezza il territorio, la città di Vicenza e tutta la zona del Bacchiglione».
«Realizzare l'opera è una priorità », dichiara Costantino Toniolo, consigliere regionale ed ex primo cittadino di Caldogno. «È giusto garantire il riconoscimento per quanto riguarda gli espropri e rispetto all'asservimento per allegamenti L'obiettivo è quello di proseguire e non interrompere l'iter del progetto, perchè è assolutamente urgente realizzare l'opera fondamentale e procedere in tempi rapidi con la gara di appalto integrato per arrivare alla completa realizzazione dell'opera, mettendo in sicurezza non solo il territorio di Caldogno ma la città di Vicenza e l'asta del Bacchiglione».
«Seguendo l'iter concordato questa sera - ha dichiarato al termine del lungo incontro il sindaco Achille Variati - abbiamo ottenuto ciò che più interessa alla nostra comunità , ovvero che la realizzazione del bacino proceda spedita senza rischio di interruzioni, in quanto opera di pubblica utilità e somma urgenza, indipendentemente dagli accordi sugli indennizzi. Mi hanno infatti assicurato che in questo modo l'elaborazione del bando integrato per la realizzazione dell'opera non si blocca. Anzi, entro fine anno, forse prima, verrà pubblicato ed entro 90 giorni saranno presentate le offerte. Entro giugno quindi, dopo l'aggiudicazione, ci sarà il via alle ruspe. Qualsiasi problema sul piano della valutazione dei valori degli indennizzi avrà un suo corso che non fermerà la realizzazione dell'invaso. Le procedure commissariali in deroga che chiediamo vengano assegnate a Zaia saranno molto utili per fare ancora prima».
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