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La verità sulla casa di Montecarlo: il libro di Ellero

Di Marco Milioni Martedi 9 Novembre 2010 alle 12:27 | 0 commenti

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La sistematica azione di depistaggio programmata dai quotidiani vicini al presidente del consiglio. «L'azione di guerra politica» nei confronti del governo di Santa Lucìa. I retroscena del cosiddetto affare Fini-Tulliani. Sono questi i particolari che il professor Renato Èllero rivela e svela nel suo ultimo libro pubblicato da Edizioni a Nordest e curato da Marco Milioni (guarda qui il trailer).

L'ex senatore vicentino, ma veneziano d'origine, all'inizio dell'autunno aveva tenuto col fiato sospeso la politica italiana spiegando che il cosiddetto appartamento di Montecarlo non fosse riconducibile né al presidente della camera Gianfranco Fini, né al fratello della compagna del leader di Fli, bensì ad un suo cliente italiano che vive stabilmente oltre confine. Per la prima volta il professore traccia un profilo più nitido del suo cliente e spiega le ragioni profonde che hanno portato il suo stesso cliente a chiedere un intervento del genere. L'avvocato di Vicenza però affronta anche la questione dei media. Anzi analizza da vicino il comportamento dei giornalisti, dà conto della diffida a Bruno Vespa, smonta pezzo per pezzo le argomentazioni de Il Giornale e di Libero; rivela per la prima volta i retroscena della sua uscita del 25 settembre e dimostra, circostanze alla mano, che questa non sia stata concordata con gli uomini di Fini come invece fatto balenare dalle testate vicine al governo. Ma il lavoro di Èllero, che si dice pronto a sfidare pubblicamente chiunque contraddica la sua ricostruzione dei fatti però, non è un semplice istant book che circoscrive una vicenda delimitata nel tempo. Nel suo libro, che esce nei negozi in queste ore, l'ex senatore allarga lo sguardo alla situazione complessiva. Parla di cortina fumogena pensata per cercare di nascondere sine die uno dei nodi centrali della politica del Paese: la posizione del premier Silvio Berlusconi di fronte ai mezzi d'informazione e i suoi rapporti potenzialmente letali con diverse inchieste giudiziarie. Ne esce uno spaccato che lascia poco all'immaginazione e molto al timore. Il timore di un'Italia lacerata, ormai preda del peggio di sé stessa.

Marco Milioni

RIFERIMENTI E CONTATTI
www.edizionianordest.com
[email protected]
www.lasberla.net - 392-2965555

GUARDA IL TRAILER DEL LIBRO
http://www.lasberla.net/index.php/2010/11/la-verita-su-montecarlo-il-libro-di-ellero/


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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