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La Tour Eiffel non si accenderà con i colori del Pakistan, su twitter le polemiche

Di Rassegna Stampa Martedi 29 Marzo 2016 alle 18:18 | 0 commenti

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La Tour Eiffel non si accenderà con i colori del Pakistan dopo l’attentato terroristico che ha insanguinato il Paese nel giorno di Pasqua, facendo 72 morti e più di 300 feriti in un parco di Lahore. Eppure il celebre monumento parigino si era vestito dei colori del Belgio dopo gli attentati all’aeroporto e nella metropolitana di Bruxelles. La sera del 22 marzo, mentre Bruxelles, come Parigi quattro mesi prima, viveva un giorno di terrore, la Tour Eiffel si accendeva di giallo, rosso e nero, come la Fontana di Trevi a Roma o la Porta di Brandeburgo a Berlino. Perché dunque non ripetere lo stesso gesto simbolico dopo il dramma di Lahore, si sono chiesti molti internauti ieri denunciando il disinteresse del mondo occidentale verso i drammi che succedono altrove.

In molti hanno interrogato direttamente il sindaco di Parigi, la socialista Anne Hidalgo, chiamata a rendere conto di quel rifiuto, come se esistessero stragi di serie B. “Il dolore di una madre belga non è lo stesso dolore di una madre pakistana?”, chiede Sonia su Twitter. “Oggi Parigi non è Lahore? Il Pakistan è troppo lontano? O quei colori non stanno bene addosso alla Tour Eiffel?”, insiste Manon. “Allora, che si fa, questa sera la Tour Eiffel la illuminiamo o no con i colori del Pakistan?”, incalza Frank. C’è chi ha ricordato che Victor Hugo diceva “Parigi è il centro dell’Umanità”. Ad un certo punto qualcuno ha postato una foto della Tour Eiffel in bianco e verde, i colori del Pakistan.
La socialista si difende: “Con Bruxelles legame particolare, resto solidale con Islamabad”
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C’è chi ha pensato che alla fine l’omaggio c’era stato, e chi ha pensato si trattasse di un fake. Poi si è scoperto che la foto non era un falso, ma che risaliva al 2007, quando la famosa torre indossò la bandiera pachistana per i Mondiali di rugby. “Nel mondo ci sono regolarmente attentati e rendiamo omaggio alle vittime in modi diversi”, ha spiegato Anne Hidalgo, nel pieno della polemica. “Gli attentati di Bruxelles hanno una certa portata perché abbiamo un legame particolare con Bruxelles. E poi – ha aggiunto ancora il sindaco – l’illuminazione della Tour Eiffel deve restare un gesto eccezionale”. Come se le due città fossero ormai unite da un legame di sangue. Proprio oggi la Hidalgo, che è stata in Belgio mercoledì, subito dopo gli attacchi, accoglie a sua volta il borgomastro di Bruxelles, Yvan Mayeur.
E per la prima volta un sindaco straniero prenderà la parola davanti al consiglio comunale di Parigi. Un minuto di silenzio sarà osservato anche in nome delle vittime di Lahore. Ieri il presidente Hollande ha espresso la “solidarietà” della Francia al Pakistan e ribadito la sua “determinazione a combattere il terrorismo ovunque”. Ma, dagli attentati di Parigi del 13 novembre, i monumenti illuminati con i colori del paese a lutto sembrano parlare alle persone molto più di qualsiasi dichiarazione ufficiale. A novembre, la Tour Eiffel si era accesa con il tricolore francese dopo che le città di tutto il mondo avevano illuminato di bianco, rosso e blu i loro monumenti più simbolici. Dopo la strage dei disegnatori di Charlie Hebdo, nel gennaio 2015, il mondo intero “era stato Charlie”. Ma in quanti si ricordano di “essere stati Ankara” dopo gli attentati del 10 ottobre 2015, che hanno fatto più di 100 morti e 500 feriti?
Di Luana De Micco, da Il Fatto Quotidiano



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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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