Quotidiano | Categorie: Lavoro

La strage continua: un altro morto sul lavoro a Vicenza, ora sono 174 in Italia, 22 in Veneto

Di Giorgio Langella Lunedi 9 Aprile 2018 alle 22:20 | 0 commenti

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L'anno scorso, sul sito dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro si leggeva che, dall'inizio del 2017, i morti sui luoghi di lavoro erano 150. In Veneto i caduti per infortunio nei luoghi di lavoro erano 19. Oggi, 9 aprile 2018, i morti nei luoghi di lavoro da inizio anno sono 174. Oggi, in provincia di Vicenza è morto il ventiduesimo lavoratore in Veneto che è la regione che risulta prima in questa tragica classifica. È morto cadendo da un traliccio poco dopo le 15.30, un operaio campano di 44 anni, del quale, nella scarna notizia del Giornale di Vicenza, non viene riportato neppure il nome. In effetti i morti sul lavorosono diventati numeri di una statistica infame.

Proviamo a riflettere. In Italia nel 2018 l'incremento dei morti sul lavoro è del 16%. In Veneto è del 15,79%. C'è, forse, qualcosa di logico nel fatto che, di lavoro, si muoia sempre di più? Non si può, forse, pensare che un lavoro sempre meno garantito, sempre più precario e malpagato sia la vera causa di tante morti? E non si deve, forse, pensare che solo cambiando dalle radici il modello di sviluppo (quello che trasforma il lavoro di tanti in profitto di pochi) si possa fermare questa carneficina?

Il pericolo è che, di fronte all'aumento spaventoso dei morti sul lavoro, ci si possa abituare, che stia diventando una "cosa normale". Non è così. Chi viene ucciso sul lavoro e di lavoro (ucciso, certo, perché di veri e propri assassinii si tratta) non è l'effetto di una "tragica fatalità" né del destino. È il risultato di un sistema spaventoso per il quale l'essere umano viene, troppo spesso, considerato solamente un ingranaggio di un meccanismo che serve solo ad arricchire "lorpadroni", gli sfruttatori.

N.B. Giorgio Langella è anche segretario regionale del Pci del Veneto

Leggi tutti gli articoli su: morti bianche, Morti sul lavoro, PCI del Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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